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domenica 19 gennaio 2014, ore 13:00 |
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Rieccomi di
domenica invece che di sabato come aveva promesso la scorsa settimana; anch'io
sono stato preso dall'andazzo del Governo che promette di togliere l'IMU ma poi
la rimette cambiandogli nome. È un po' come il
gioco
delle tre carte di un ciarlatano qualsiasi; ma chi praticava
“ogni
attività diretta a speculare sull'altrui credulità, o a sfruttare od alimentare
l'altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti,
coloro che esercitano giochi di sortilegio, incantesimi, esorcismi, o millantano
o affettano in pubblico grande valentia nella propria arte o professione, o
magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o
miracolose”
—
ai
tempi di LVI — rischiava la galera. Poi nel dopoguerra tutto è passato
il cavalleria fino alla depenalizzazione del 1981
¦fonte¦. A mio modesto
parere, un qualsiasi provvedimento, per così dire buono e giusto, dovrebbe essere approvato
a prescindere dal
colore di provenienza. Negli Stati Uniti, quando serve,
repubblicani e democratici votano insieme punto e basta. Difatti lo scorso
ottobre, dopo varie settimane, si accordarono per terminare lo
shutdown. In Italia ad ogni
legge finanziaria s'inizia a Settembre e
finisce a dicembre con la solita pantomima: un testo di pochi
articoli — che nei passaggi fra Senato-Camera (e viceversa) — viene caricato da emendamenti, mance
& marchette
ecc. ecc. Così diventa un testo
monstre
per di più scritto in burocratese! Ci sarebbe da mettere la tagliola per beccare
quegli strani "figuri" che la mattina tolgono dei commi e poi riescono ad
reinseriti furtivamente la sera. Ovviamente ‘monna’ Laura e Grasso ‘ridens’
fanno finta di nulla; bontà loro
.