◄─ 05.12.'10 |
mercoledì 15 dicembre 2010, ore 13:30 |
─► |
per una visualizzazione ottimale usate Firefox
Stavolta sono stato preciso: rieccomi qui a dieci giorni esatti dall'ultime news. Che dire? Anche voi
"politicamente" ve ne fregate? Accusate travagli interiori? Pensate anche voi
che <<chi pratica l'agopuntura sia uno stregone>>? Vi sembra giusto
che una donna di 48 anni sia morta assiderata a Milano, a 100 metri dal
‘quadrilatero
della moda’ in una notte di Dicembre? Come farà l'Italia a piazzare
titoli per un controvalore di decine di miliardi? chi se li vorrà comprare? Ce
la facciamo ad arrivare a fine anno senza che vada tutto a putt...
pardon in default?
►
Ma eccoci alle novità sul sito, che stavolta non sono moltissime e quindi
procedo
ratto ad elencarvele. Mi duole
annunciarvelo, ma lo spazio disco che
avevo con Xoomer (ex spazio disco tin-xoomer/) è stato cancellato per motivi
sconosciuti. Me ne sono accorto quando ho voluto riguardare un file pdf
relativo ad una gara della Fiorentina; sorprendentemente il browser mi ha dato
“Pagina non trovata”. Il client FTP non si collegava/collega allo spazio
disco e ha continuato a farlo, segno che non era un problema passeggero... Meno
male che avevo salvato il contenuto dello spazio disco; mi dispiace che tutte
quelle frasi personalizzate di apertura/chiusura del Windows siano ite.
Dovrete portare un po' di pazienza per poterle rivedere, anzi risentire;
comunque le trovate su questa
pagina. Con un certo ritardo voglio riferirvi
che ho aggiunto dei contributi a due pagine: 'canzoni_preferite' e
'MAME32_e_ROMs'; nella prima, dove possibile, ho indicato nelle
‘[note]’
l'url al
‘filmato’
della scena in cui si sente quella canzone. Chiaramente è molto più facile
"risalire" alla canzone che ho indicato in quella mia pagina; fortuna che esiste YouTube sennò come avrei fatto? Più o meno in quei giorni l'amico Gabriele
mi ha
messo la una pulce nell'orecchio riguardo gli arcade: quello della possibilità
di giocarli online. Dato che l'argomento mi appassiona, ho trovato in Rete un
sito
dove ce ne sono un battaglione: vedi
qui. Così per gli arcade già "trattati" nella mia pagina 'MAME32_e_ROMs'
ho aggiunto un testo scorrevole
‘clicca
su questa riga per giocarci online′.
Basterà cliccarci sopra con il mouse e potrete giocare senza aver bisogno di
emulatore, rom e cavoli vari... ganzo vero? Altre novità riguardano la pagina 'quanto_ci_tocca_a_cranio';
infatti ieri la Banca d'Italia ha reso noto i supplementi al bollettino
statistico
“Finanza pubblica,
fabbisogno e debito”
n. 65
· anno XX. Le notizie riguardo il debito pubblico non sono rosee: lo scorso 30
Settembre si attestava sui 1.844,817 miliardi di euro ed un mese dopo è
salito a 1.867,398; quindi in un mese fanno 22,581
miliardi in più; complimenti vivissimi! Se lo Stato fosse una ditta, è un dì che
avrebbe portato i libri mastri in tribunale. Ma Tremonti aspetta che l'UE ci metta al muro come
l'Irlanda? Infine vorrei segnalare che sono stati aggiornati i testi relativi a
varie frasi in pagine del sito; non sto a elencarveli e passo oltre.
◄►
La notte fra martedì 21 e mercoledì 22 avverranno due "coincidenze astrali" più
o meno frequenti: il
solstizio d'inverno ed un'eclissi
di Luna. Ma la loro simultaneità è qualcosa di davvero eccezionale:
infatti dal 1 Dopo Cristo è capitata una sola volta: il 21.12.1638, ben 472 anni
fa! Come ben sapete, il solstizio invernale dà l'inizio nell'emisfero boreale
all'inverno: il Sole alle 23:39 UTC di martedì 21,
le 00:39 italiane di mercoledì 22, sarà perpendicolare al
tropico del Capricorno. Per definizione, è una
linea immaginaria parallela all'equatore da cui dista esattamente 23° 27’ in
direzione sud; la nostra stella raggiunge lo
zenit
su questa linea solo a
mezzogiorno del solstizio d'inverno. Nell'emisfero boreale
coincide con la notte più lunga ed il giorno più corto; in
quell'australe è l'opposto poichè sarebbe il
solstizio d'estate. Infine
la
calotta antartica, quella circoscritta dal
circolo polare antartico,
è
completamente illuminata; all'opposto
quella artica, circoscritta dal
circolo polare artico, è nel buio. Ma tornando
alla nostra latitudine, mercoledì 22 il Sole sorge alle 07:36 UTC e
tramonta alle 16:44 sempre UTC; quindi il giorno dura 9 ore e 8’, mentre la
notte si prolungherà per 14 ore e 14’. Ma parlando finalmente di Luna,
proprio il 21 il nostro satellite al
plenilunio sarò esattamente allineato tra il Sole e la Terra;
quindi cade dentro l'ombra del nostro pianeta: è l'eclissi totale di
Luna. Il fenomeno inizierà verso mezzanotte nel continente americano e
raggiungerà l'Europa all'alba. In Italia non potrà essere osservato nella sua
interezza però potremmo vedere il tramonto della
Luna.
Infatti una decina di minuti prima dell'alba, alle 07:32, il nostro satellite
eclissato entrerà nell'ombra della Terra e quindi acquisirà quella
suggestiva tonalità rossastra, quasi sanguigna. In questa
pagina web c'è tutto: descrizione, link per la
diretta web, simulazione del cielo, animazione dell'eclisse, ecc. ecc. Se
perdete questo particolare fenomeno astrale, non disperatevi: il prossimo
accadrà il 21 Dicembre 2094 eheheh. Invece per la prossima eclisse totale di
Luna, stavolta completamente visibile dall'Italia, sarà questione di
pochi mesi: 15.06.2011.
/
Come già scritto mercoledì 8, la sonda nipponica
Planet-C
ha fallito l'inserimento orbitale intorno
Venere e così non è diventata un
orbiter. A quanto è dato
a sapersi, l'accensione
del propulsore
è avvenuta all'ora prestabilita:
le 23:49
SCET/UT di lunedì
6. Il suo scopo era quello di ridurre
la velocità e permettere
alla navicella di farsi catturare dal campo gravitazionale di Venere. Purtroppo,
2’ e 23’’ dopo l'inizio della manovra,
Akatsuki
ha perso improvvisamente la stabilità
che otteneva ruotando una volta ogni cinque secondi. Così il computer di
bordo ha ordinato l'entrata nella
safe-hold mode;
ma ciò ha fatto saltare l'inserimento orbitale.
Con grande sconcerto del centro di controllo di
Sagamihara,
invece del previsto segnale c'era solo silenzio! I tecnici hanno
subito compreso che era successo qualcosa di anomalo e si sono messi a cercare
la navicella con le loro antenne d'ascolto di
Usuda Machi. Solo alle 10:28, quindi dopo più di
un'ora dal previsto, è stato riacquisito il segnale; ma proveniva
dall'antenna a basso guadagno e indicava che era ancora "viva". Dopo l'analisi dei parametri orbitali è arrivata la mazzata:
Akatsuki
non ha abbastanza
carburante per invertire la rotta e tentare un nuovo inserimento orbitale;
dovrà
affidarsi alle rigide leggi della
meccanica
che la riporteranno dalle parti di Venere fra... sei anni! Per
l'agenzia spaziale giapponese è il secondo fallimento come obiettivo di voler
inserire una sonda intorno ad un pianeta; non so se lo rammentate, ma
Planet-B/Nozomi
(lanciata il 03.07.1998) doveva inserirsi in orbita marziana l'11.10.1999...
Fatto sta che un'anomalia della valvola di alimentazione fece consumare più
propellente del previsto durante due manovre propulsive attuate il 21.12.1998. Così la
sonda non imboccò la traiettoria verso Marte; servirono altri quattro
anni con due
gravity-assist terrestri (Dicembre 2002 e
Giugno 2003) per incontrare il
pianeta. Il 9
dicembre
2003 venne tentato di orientare la sonda in vista
dell'inserimento orbitale in programma il 14; ma non ci fu verso. Così per
evitare che si schiantasse sul suolo marziano venne fatta transitare a
1000 km di distanza.
Nozomi effettuò
questo fly-by non certo programmato e da allora è in un'orbita eliocentrica di
quasi due anni di periodo. Anche se la missione è stata terminata, la sonda
risulta ancora attiva. Tornando a
Akatsuki,
mentre i tecnici di controllo
cercavano di comprendere i motivi dell'anomalia e facevano dei test di
funzionamento sui sistemi di bordo, alle 9 JST di sabato 9 sono state attivate
delle telecamere per riprendere Venere. Così da 600.000 km ecco cosa hanno
ripreso
LIR,
UVI,
IR1:
pagina web. Ma tralasciando queste immagini,
arriviamo al futuro della sonda; ne ha parlato il team manager della missione
Masato Nakamura: la durata è stimata in 4 anni e mezzo dal lancio, ma c'è da
considerare che le batterie perdono lentamente la loro capacità di
ricarica. Quindi l'idea sarebbe quella di porla in uno stato di ibernazione per circa
almeno cinque anni. Così si preserverebbero le batteria; geniale, no?
|
Anche
la
vela
solare
IKAROS
verso le 07:39
UT
di mercoledì 8 è transitata "vicino" (~80.000 km)
Venere. Quindi è stata preceduta di un giorno rispetto la navicella-madre;
ricordo che l'oggetto spaziale è rimasto agganciato ad
Akatsuki
fino a T+42:42, cioè
quarantadue
minuti e quarantadue secondi dopo il lancio.
Intanto vi segnalo vari
report giornalieri:
“Daily
Report - Dec 10, 2010”,
“Daily
Report - Dec 11, 2010”,
“Daily
Report - Dec 12, 2010”,
“Daily
Report - Dec 14, 2010”.
Almeno le distanze dal Sole, dalla Terra, da Venere e i dati
sull'assetto sono in numeri romani; mica poco. Come potete
intuire da questo
schema, la distanza di
IKAROS
da Venere è via via aumentata: alle 07:40? JST di venerdì 10 era
258.669 km, alle 13:37? JST di sabato 11 848.677 km, alle 14:11? JST
1.140.095 km ed infine
alle 14:25? JST di ieri 1.716.694 km. Prima di passare oltre, fatemi segnalare
questa
immagine del dolce fatto per la
festicciola di mercoledì 8, immagino nel centro di controllo della missione.
I tecnici hanno "festeggiato" la vela solare che passava vicino Venere;
ovviamente sul dolce c'era una di quelle bella faccine giapponesi di glassa. Che
spettacolo!
|
Ormai
è certo che la navicella
Voyager-1
si trova nella zona di confine fra lo
spazio interplanetario e quello
interstellare.
Questa certezza deriva dal fatto che
la velocità del
gas ionizzato, cioè plasma solare, risulti
essere nulla. In pratica sono circa sei mesi che il
vento
solare viene deflesso dalla pressione del
vento
stellare. Come ha detto Ed Stone (<<il vento solare ha girato l'angolo>>), la sonda fra
qualche anno potrebbe definitivamente lasciare la sfera del Sole. Per
l'appunto, l'eliosfera
è una gigantesca "bolla" magnetica — ampia un centinaio di UA — che include il
Sistema solare, il
campo magnetico s. e il vento s. Non ha la
forma di una sfera perfetta; la sua superficie è irregolare a seconda del "ciclo"
che fa interagire
in maniera diversa la nostra stella con le radiazioni cosmiche.
La velocità del plasma è supersonica fino
all'onda del
termination
shock. Oltre il suo effetto cala vistosamente prima dell'heliosheath.
Se date un'occhiata a queste due immagini
[1
e
2], ne capirete sicuramente di più. Tornando al
V.-1,
a bordo ci sarebbe uno strumento specifico per lo studio del vento solare: il
PLS,
PLasma
Spectrometer. Purtroppo il 23.11.1980, quindi dopo il sorvolo di
Saturno e di Titano, una manovra lasciò inavvertitamente lo strumento
esposto alla luce solare per 19 ore... Da allora non può distinguere gli
ioni di massa atomica simile e quindi i dati che fornisce sono limitati ed incompleti.
In ogni caso è stato definitivamente disattivato nel 2008. Così per ricavare velocità e densità
del vento solare è stato usato un altro strumento scientifico: il LECP [Low-Energy Charged Particles;descrizione•schema]. Infatti sapendo la velocità delle
particelle cariche che colpiscono la faccia esterna della sonda (dove c'è il LECP),
e conoscendo anche la velocità del
V.-1,
possono dedurre la velocità del vento solare. Il veicolo spaziale ha già
attraversato il termination
shock [“il
confine dove le particelle del vento solare vengono rallentate a velocità
subsoniche”,
definizione da Wikipedia]; ciò è accaduto nel Febbraio 2003 o Dicembre 2004.
Come già detto, gli strumenti per studiare il vento solare sono guasti da una
ventina d'anni. Tornando all'immediato presente,
gli scienziati hanno stimato in quasi zero la
velocità del gas ionizzato proveniente dalla nostra stella, allora lontana circa
17 miliardi di km. Ciò è accaduto lo scorso Giugno, ma dato
che le velocità possono cambiare anche impercettibilmente gli scienziati hanno
elaborato i dati raccolti nei successivi quattro mesi. Così alla fine si sono
convinti che tale velocità è ormai nulla. Ulteriori analisi avevano verificato
che la velocità del plasma solare diminuisce di circa 20 km/s l'anno; nel 2007
era di 60 km/s e dallo scorso Giugno [2010] per l'appunto è zero... Questi
sorprendenti risultati sono stati presentati lunedì 13 al meeting dell'American
Geophysical Union a San Francisco. Comunque gli scienziati ritengono che
V.-1
non abbia ancora attraversato l'heliosheath
per poi gettarsi nello spazio interstellare. Infatti quando supererà questo
confine è previsto un brusco calo della densità delle particelle "calde"
ed un contemporaneo aumento di quelle "fredde".
Per questo gli scienziati della Nasa hanno costruito un modello computerizzato
dell'eliosfera e inserito dei dati per stimare quando la sonda raggiungerà lo
spazio interstellare. Secondo le stime questa frontiera verrà attraversata fra
circa quattro anni, quindi nel 2014 quando i contatti con il
V.-1
dovrebbero essere ancora mantenuti, seppure con una potenza e un
bitrate molti ridotti. La sua velocità
attuale, seppure in leggerissimo rallentamento a causa dell'attrazione solare, è
di 17,067 km/s pari a circa 3,6 UA l'anno. Ammesso che raggiunga l'eliopausa
nei prossimi quattro anni, lo ‘‘choc di prua’’
(bow
shock) — fra il Sole e il
medium interstellare — è troppo lontano (circa 230 UA) per essere
raggiunto con ancora la sonda funzionante. È vero che potenzialmente il
RTG potrebbe garantirgli energia sufficiente
fino al 2025, ma fra circa sei anni il giroscopio smetterà di funzionare e così
sarà impossibile orientare l'antenna ad alto guadagno verso la Terra. Con la
sola antenna a basso guadagno sarà molto più difficile contattare la sonda e
quindi il momento dell'addio, leggi ultimo contatto, potrebbe arrivare da un
mese all'altro... Ricordo che
V.-1
dal novembre 1980 sta viaggiando in una traiettoria 12° sopra il piano dell'eclittica
che la farà transitare fra circa 400 secoli a 1,6 anni luce dalla stella
‘AC+793888’.
Avendo scritto molto su
V.-1,
mi sembra il caso di fare altrettanto anche per la sonda gemella
Voyager-2
(nonostante la numerazione decollato prima, esattamente il 20.08.1977).
Anche questa sonda è in viaggio verso i confini del Sistema solare; dopo
aver studiato Urano (1986) e Nettuno (1989) ha imboccato una traiettoria
opposta: 55° sotto il piano dell'eclittica. La sua velocità eliocentrica (relativa al
Sole)
è 15,469 km/s che fanno 3,263 UA l'anno. Rispetto al
V.-1
viaggia 1,596 km/s più lento che in un anno fanno 0,337 UA in meno. Anche
V.-2
ha attraversato il termination
shock, ma in più ha il "vantaggio" che il suo strumento
per il plasma solare funziona. Quindi è stata la prima navicella ad aver rilevato e misurato il t. s.:
ciò avvenne fra il 31 agosto e il 1° settembre 2007 alla distanza di 83,7 UA. Da
notare che allora
V.-1
era lontano 16 miliardi di km, invece
V.-2
era quasi 1,6 miliardi di km più vicino al Sole.
L'emisfero meridionale dell'eliosfera sembra essere più schiacciato
rispetto a quello settentrionale, dove naviga il
V.-1.
Gli scienziati della Nasa ritengono che
V.-2
supererà l'eliopausa vari anni dopo di quanto farà
il
V.-1.
Comunque il "secondo viaggiatore avrebbe un anno in meno d'attività dei giroscopi; quindi dal 2015 dovrà
usare solo l'antenna a basso guadagno per comunicare con la Terra. Comunque fino
al 2020 non dovrebbe essere necessario razionalizzare l'energia per gli
strumenti di bordo. Infine eccovi vari contributi sulle due sonde: il
sito
della missione, la
sezione dove ci sono i weekly mission reports,
pagina ASP con schemi e dati aggiornati in tempo reale delle quattro navicelle che hanno
lasciato il Sistema solare (Pioneer-10,
Pioneer-11,
V.-1,
V.-2)
più
New Horizons
in viaggio verso Plutone.
◄
"P.S."
Tornando ad una vicenda delle scorse settimane, quella del thiopental che l'Hospira italiana vorrebbe produrre anche per i bracci della morte americani, c'è un importante "aggiornamento" da riferire: c.v.d. la produzione e la vendita del tiopental sodico saranno autorizzate esclusivamente a scopi medici... sai la novità. Lunedì 20 i vertici della multinazionale farmaceutica hanno avuto un incontro alla Farnesina con dei ministeri tecnici; si sono impegnati ad una piena collaborazione e in più inseriranno nei contratti una clausola che in caso di uso diverso (tipo iniezione letale) comporti la risoluzione dell'accordo. Come avete già notato, tipo le virgolette alla parola <<aggiornamento>> e il "sai la novità", sono molto scettico poiché non c'è niente di davvero risolutivo. Il ministero degli Esteri poteva imporre il divieto di vendere il thiopental negli Stati Uniti invece che ottenere un'<<ampia disponibilità a collaborare>> da parte della multinazionale; le clausole sul contratto valgono solo se poi qualcuno controlla; giusto? Comunque l'Oklahoma, uno dei 31 stati che applicano l'iniezione letale si è già messo per l'avanti: alle 18:12 di giovedì 16 nel braccio della morte dell'ODOC è toccata a John David Dut, condannato alla pena capitale nel 2001 ed in galera dal 1978 (dove scontava tre ergastoli). Per JDT è stata applicata una "nuova" iniezione letale: pentobarbital invece che il thiopental. La procedura è filata liscia: infatti alle 18:18 locali, le 02:18 italiane di venerdì 17, è stata dichiarata la morte del detenuto 58enne. Per chi non lo sapesse, come me, il pentobarbital è un potente veleno che i veterinari usano per "addormentare". Perdiana l'hanno letteralmente ammazzato come un animale!
P.S. del 22.01.2011 Hospira ha comunicato che non riprenderà la produzione
di
Pentothal
a differenza di quanto annunciato qualche mese fa. Doveva essere proprio la sede
italiana di Liscate (Milano) a riprendere la produzione, ma il
comunicato di ieri
ha messo la parola fine. L'anestetico rappresenta appena lo 0,2% di copertura
del fatturato, questa è la motivazione ufficiale. Praticamente negli Usa
l'esecuzioni tramite iniezione letale (ben 1063 su 1237 dal 1976) sono
sospese a tempo indeterminato. Nel Texas, lo stato con il maggior numero di
condanne, restano solo due dosi residue di
Pentothal
per quattro esecuzioni in calendario per il 2011 (due a Febbraio, una a Maggio e
una a Luglio).
P.S.-2
P.S.-3