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 giovedì 24 Dicembre 2015, ore 22:30  | 
          
Come
avevo
promesso,
eccomi
tornato
alla
vigilia
di 
Natale; 
in certi posti come in Brunei per festeggiarlo bisogna chiedere l'autorizzazione 
e poi farlo solo in privato. È proprio un bel mondo fuori; comunque guardiamo 
al cielo perchè l'imminente 25 Dicembre ci riserva varie sorprese a livello 
astronomico: il plenilunio ed una cometa. La Luna piena per Natale [‘Luna di 
ghiaccio‘] è abbastanza raro visto che dal 1900 al 2099 accadrà otto volte; 
l'ultima è stata nel 1977 e la prossima nel 2034. Intanto da metà mese nei cieli 
dell'emisfero boreale, nella migliore tradizione da presepe, è apparsa la
cometa Catalina. L'astro chiomato ha raggiunto 
il perielio il 15 Novembre a 0,82 UA dalla nostra stella. Se date un'occhiata, 
ad est verso l'alba, con un buon cannocchiale dice che si veda un oggetto di 
colore verde. Di "code" ne ha ben due, lunghe circa 800mila km. Il massimo 
avvicinamento alla Terra (108 milioni di km) è previsto per il 17 Gennaio 2016; 
allora avrà 
magnitudine di 5,5 e quindi sarà visibile ad 
occhio nudo. Il Sole, a mo' di boomerang, l'ha rispedita indietro nello spazio 
in una 
traiettoria iperbolica; quasi sicuramente non 
ritornerà più nel Sistema solare. Chiudendo con il tempo, inteso come meteo, 
sarà stabile fino ad anno nuovo; quindi non ci dovrebbero essere novità 
l'inquinamento urbano di grandi città come Roma e Milano. Le ‘targhe 
alterne‘ sono ormai sicure; magari stavolta, il commissario 
capitolino (inflessibile 
con i centurioni e
 
parco 
 
nei festeggiamenti) darà comunicazioni con congruo anticipo. 
Comunque queste misure sono solo palliativi; volete abbattere 
l'inquinamento in una città? Dal centro, tracciate un cerchio di raggio 10-20-30 
km ed imponete il divieto di circolazione per tutti i mezzi a combustibili 
fossili. Tutto intorno create degli spazi 
per lasciare i mezzi a motore. Da lì chiunque potrà andare dove vuole con 
mezzi pubblici o bici. Se poi volete continuare 
con la pantomima delle targhe alterne, blocco del traffico per gli “Euro 0/1 ... n” 
fate pure; è solo una rottura di  
coglioni, e polmoni. Adesso 
eccovi la situazione della neve in Toscana: impossibile sciare. Da 
inizio mese non possono essere usati nemmeno i cannoni da neve; infatti con 
temperature così "alte" sono solo una rimessa in termini di acqua ed energia. 
Ovviamente sto parlando del comprensorio sciistico dell'Abetone e di Cutigliano-Doganaccia;
gli "addetti ai lavori" vorrebbero chiedere stato di 
calamità naturale. Dovranno mettersi in coda perchè intanto migliaia di 
(ex) risparmiatori sono sul piede di guerra. A quest'ultimi più che essere 
"ristorati", cioè presi per i fondelli,  rivorrebbero i loro soldi 
bruciati in una sera di Novembre... Già nel 
2013 un'importante banca aretina, nonostante una situazione patrimoniale 
disastrosa, emise milioni di azioni subordinate. A risparmiatori storici, meglio 
se anziani, fecero sottoscrivere roba che
Gekko 
avrebbe definito <<spazzatura>>. Trascorso 
il termine per il recesso, fissato dalla Consob nei giorni prima di 
Natale, si doveva solo tenerla. Inoltre le cedole degli interessi erano 
tutt'altro che elevate; quindi becchi e bastonati. Qualsiasi istituto bancario 
conoscendo l'alto rischio di quella  
merda 
deiezione di cane avrebbe preteso almeno il 10%. L'unica cosa certa nella pantomima del passaggio di 
responsabilità — fra Bankitalia, Governo e Consob — è che l'eventuale 
risarcimento non basterà per tutti. Anzi la quota che le società di recupero 
crediti possono recuperare da miliardi d'euro, finiti nella bad bank, 
è minore del consueto. Così di massimo 1,5-2 miliardi recuperati andrà quasi 
tutto alle varie banche salvatrici. Davvero un bel Natale a cura di quei mementi 
che hanno amministrato le quattro banche. Ma che ci volete fare? Prima erano i 
babbi a volevano sistemare i figli; adesso sono i figli a salvare le chiappe di 
babbi falliti o incompetenti. Il mondo va proprio alla rovescia; buon fine 
settimana di Natale da ‘Br73 Raffaele’. 
P.S. Nell'ore successive all'attentato di Nāşiriya del 12.11.2003, i resti dei corpi straziati dall'esplosione furono ricomposti dall'incursore dell'Aeronautica Gianluca Danise. Solo di due (Pietro Petrucci e Filippo Merlino) non poté occuparsi perchè furono portati in ospedale, ma poi morirono per le gravissime ferite. Nel 2010 l'allora 37enne avvertì dei disturbi; tornato dal viaggio di nozze gli fu diagnosticato un tumore rinofaringeo. La biopsia rivelò anche traccia di metalli pesanti. Gianluca riuscì a tornare ad un lavoro d'ufficio nonostante gravi impedimenti fisici e le difficoltà opposte dalle Forze Armate. Per loro non esisteva nessuna ‘sindrome dei Balcani’, punto e basta. Nell'Aprile 2014 arrivò la mazzata: metastasi nell'ossa, il male era tornato. Ovviamente Gianluca era un tipo tosto e non si arrese nemmeno dal letto d'ospedale ¦fonte¦. Il ministro della Difesa gli telefonò, assicurandogli che almeno la pensione gliel'avrebbero data. Purtroppo la malattia ha fatto il suo corso, più veloce della burocrazia: martedì 22 Gianluca Danise si è spento senza aver ottenuto la pensione. Quindi la vedova ed il figlio orfano di un anno non potranno ottenere la reversibilità. Secondo l'Osservatorio Militare è la vittima numero 321 dell'uranio impoverito. La 320 era stata conteggiata un paio di giorni prima: Leonardo Aufiero. L'attuale Presidente della Repubblica, e ministro della Difesa dal 22.12.1999 al 11.06.2001, Sergio Mattarella non ha ancora risposto a Domenico Leggiero. Il fondatore e presidente dell'OM ha chiesto un incontro dopo la sua elezione.