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domenica 12 ottobre 2025, ore 13:30 |
Il mio
consueto "prologo" non può che iniziare con il
cessate il fuoco
fra Hamas e Israele.
Questo primo passo è stato firmato giovedì a Il Cairo. Dopo l'ok da parte del
governo israeliano, alle 12 locali di venerdì 10 le
Idf si sono ritirate dalla Striscia ¦post¦.
Come "sintesi" di ciò che è accaduto, indico dei ‘giorni del calendario’
ipertestualmente collegati al live di skytg24:
;
;
. Uno dei punti del
piano Trump prevede che l'esercito israeliano
si attesti sulla ‘linea’,
ad una distanza di massimo cinque km da Gaza. Comunque sia, il
53% del
territorio (fra cui Rafah) sarà mantenuto sotto il controllo di Israele.
Ma questo è uno dei vari punti controversi della cosiddetta “seconda
fase”. Entro domani dovranno essere
consegnati gli ostaggi, vivi o morti che siano ¦elenco¦.
Nel contempo saranno liberati quasi duemila prigionieri palestinesi. Per
far rispettare l'accordo ¦schema¦
ci sarà un
contingente
di duecento soldati americani.
Intanto l'Onu
è stata autorizzata a far entrare gli aiuti; dei
bulldozer stanno già rimuovendo le macerie.
Domani ci sarà la
firma dell'accordo di pace; ovviamente
Hamas non presenzierà... Ma a parte questo, il
‘‘Movimento
islamico di resistenza’’ dovrà cedere il passo all'ANP.
Vorrei chiudere riportando alcune "reazioni" allo scoppio della pace;
secondo la parlamentare [spacca-teste-naziste], salvata per un voto, è “merito
nostro”
.
Per Alessandro Zan, esponente della comunità LGBT e padrino del [fu] omonimo
ddl, si poteva fare prima. Secondo
costui, è colpa dei «sovranisti»
che «L'Ue
non ha una politica estera comune»;
inoltre «sono
quelli che ogni giorno cercano di smantellare il processo di integrazione
europea di cui si avrebbe molto bisogno. Perché se ci fosse una politica
estera comune, con una Europa che parla con una sola voce, probabilmente
questo cessate il fuoco, questa tregua, questa pace sarebbe arrivata prima»
.
Infine l'onnipresente Francesca Albanese si è limitata a questo commento:
“Accordo
positivo se rispettato, con ostaggi liberi, aiuti senza barriere e
responsabilità per i crimini”.
Forse l'ha un po' abbozzata dopo l'esternazioni/farneticazioni sulla senatrice
Segrè. Vorrei altresì segnalare quanto affermato/delirato in un podcast: «Questo
è il primo genocidio in cui io vedo un moto popolare di sdegno, che si sta
facendo massa critica e che scende nelle strade, lo dico pure a Milano, nel
cuore della notte, in un giorno lavorativo … Milano
non è Napoli, nel senso che lì ci pensano che si devono svegliare alle 6.».
Queste parole (dette da una memente nativa di Ariano Irpino) forse gli
costeranno una class-action da parte dell'avvocato Angelo Pisani. Ma sicuramente
faranno storcere la bocca; difatti
la cosiddetta "sinistra" inizia a prendere le distanze
.
Rassegna
di
editoriali
by Marco Travaglio: “Les
Cornus”
(<<E niente,
dopo soli 836 minuti anche Lecornu è venuto prematuramente a mancare, anche se
lo tengono attaccato alle macchine per altri due giorni. Strano, perché per fare
un’ottima riuscita aveva proprio tutto: è un “moderato riformista” e, com’è
noto, “si vince al centro”; l’ha scelto Macron, il liderino amato dalla la gente
che piace (soprattutto in Italia) e odiato dal suo popolo (notoriamente
“populista”) … >>); “Cercansi
sovranisti”
(<<Sottraendo
Ilaria Salis al suo processo per un voto (quello dell’interessata, si suppone),
il Parlamento europeo ha certificato che l’Ungheria non è uno Stato di diritto.
Quindi, per coerenza, dovrebbe espellerla dall’Ue e chi la fece entrare nel 2004
(commissione Prodi) dovrebbe ammettere l’errore. Non solo per l’Ungheria, ma
anche per altri Paesi dei nove spensieratamente imbarcati nella stessa
infornata: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Cekia,
Slovacchia, Slovenia. … Polonia. Estonia, Lettonia e Lituania
hanno poco più degli
abitanti di Roma, ma
controllano in Ue l’Economia (Dombrovskis), gli Esteri (Kallas)
e la Difesa (Kubilius); la Polonia il Bilancio (Serafin). E non passa giorno
senza che inventino, spesso in combutta con Zelensky, un attacco russo per
giustificare il riarmo e l’escalation e regolare vecchi conti … Ma
ora il premier polacco Tusk dichiara che “il problema del
Nord Stream non è che sia stato fatto
saltare, ma che sia stato costruito”. Chissà se quel fantoccio di Merz gli
risponderà, visto che la Germania è in ginocchio anche per quell’attentato. >>); “Gli orfani di guerra”; “Chi
ferma chi”
(<<Se
hai fermato la guerra a Gaza, puoi fermare anche Mosca”. L’ha detto ieri, che
Dio lo perdoni, Zelensky a Trump. Come se la guerra in Ucraina si potesse
arrestare fermando chi la sta vincendo. … E
Trump l’ha fermato
[Netanyahu]
(per il momento) per salvare la faccia agli Usa e gli affari con gli Stati del
Golfo, oltreché per la sua benedetta ossessione di pacificare il mondo con la
paura (la
Teoria del Matto). … Chi
rischia il tracollo sono gli ucraini, falcidiati da perdite impossibili da
compensare. Mentre Putin recluta 30 mila volontari al mese e arruola altri 135
mila soldati di leva, la commissione Bilancio del Parlamento di Kiev comunica
di aver finito i fondi per gli stipendi dei militari; 1,5 milioni di ucraini
si nascondono dai reclutatori per non andare al fronte e almeno 150 mila sono
sotto inchiesta per aver disertato; per la corruzione dilagante e i
bombardamenti sulle fabbriche, il
60% dei droni prodotti in loco sono difettosi. … A
Gaza la guerra è finita perché Trump ha fermato l’alleato dell’Occidente che la
stava perdendo. In Ucraina serve un disegnino per spiegare a Zelensky chi è
l’alleato dell’Occidente che sta perdendo?>>).
Come già scritto, c'è un
conflitto
per cui
vale la "tregua";
comunque sia ecco due live ad hoc ed un link:
e
;
‘ilgiornale.it/speciali/’•archive.
Per quanto riguarda l'altro
conflitto — al ‘giorno 1327’
—
indico questi collegamenti ipertestuali:
‘ilgiornale.it/speciali/’•archive;
'mappa visiva'
[oggi].
Notizie varie
& variegate;
Shigeru Ishiba resta ancora premier del Giappone, seppure dimissionario dallo scorso 7 settembre.
Secondo la
Costituzione, rimane in carica finchè non viene nominato
un successore, ma anche una
succeditrice... Ma procediamo per gradi: basta
che abbia ricevuto il maggior numero di voti dalla
Dieta nazionale,
cioè dai 465 membri della ‘camera
bassa’ e 248 da quella ‘alta’.
Le due camere votano in maniera separata; chi prende almeno 235 ottiene la nomina. Altrimenti si fa un ballottaggio fra i primi con
più voti. Idem per la
Sangiin’; nella prima votazione serve la
maggioranza assoluta [128]. Eventualmente si procede scegliendo fra i primi due. Tornando a
Ishiba, la sua traballante posizione è diventata
"insostenibile" dopo l'elezioni dello scorso 25 luglio. Il
PLD [&
Kōmeitō]
ha perso la maggioranza anche alla ‘‘Camera
dei consiglieri’’. Nota: con l'elezioni
del 27.10.2024 la coalizione al governo non era più maggioranza alla
‘camera bassa’ della Dieta. Gli artefici della
defenestrazione di Ishiva — l'ex premier Yoshihide Suga e l'astro
nascente
Shinjirō Koizumi — hanno deciso,
ovviamente insieme alla
neopresidente del PDL, di rompere con il
PGP.
Così è stata sciolta la coalizione di governo che durava dal 2012. Nota:
sommandoci anche i dieci anni [1999-2009], gli anni passati insieme al governo
sono ben ventidue. Comunque sia, la premier in pectore potrebbe accordarsi con
il
‘日本維新の会’.
E' un partito di stampo conservatore che alla
Shūgiin può garantire 38 seggi, necessari
per il voto di fiducia (data solo dalla ‘camera bassa’).☼Riassumere
quanto avvenuto in Francia negli ultimi tempi è arduo. Sébastien Lecornu,
nominato il 9 settembre, aveva presentato la lista dei ministri ad inizio
ottobre. Ma nel giro di 14 ore l'esecutivo
è caduto!
Macron per
non andare al voto ha deciso di riaffidare l'incarico a Lecornu
¦ilpost¦.
Aggiungo che solo con l'appoggio dei socialisti può evitare d'essere
impallinato da una mozione di sfiducia |vedi articolo 49|.☼Il
Congresso della Repubblica
ha destituito il/la
presidente
Dina
Boluarte,
in carica dal 7 dicembre 2022. Contro di lei
sono state approvate ben quattro mozioni di impeachment (per “incapacità
morale permanente”)! I partiti Fuerza
Popular, Alianza para el Progreso e Renovación Popular — che l'avevano
appoggiata — gli hanno votato contro. Costei non si è nemmeno presentata in aula
per difendersi
.
Secondo la Costituzione,
‘il
presidente del Parlamento, José Jerí (del partito Somos Perú), assume
temporaneamente le funzioni presidenziali’
¦euronews¦.
.
Purtroppo ci è messa di mezzo pure la sfortuna: traversa
(e palla rimbalzata sulla linea)
di
Venturini
al 6’; bolide di
Russo
che s'infrange sul
palo
all'ottavo! Poi gli ospiti si sono fatti intraprendenti, e pure pericolosi;
infatti alla mezz'ora il giovane portiere Arlanch respinge un tiro di Ghidini,
da posizione defilata-ravvicinata. La ripresa ha visto ancora meno occasioni da
rete; i biancoazzurri del Pro Palazzolo hanno pensato soprattutto a
difendersi, gli arancioni non sono tornati dagli spogliatoi con l'idee
chiarissime... Inoltre l'allenatore ha optato per dei cambi un po' strambi; tipo
Campagna al centrocampo
. La
miglior occasione per passare in vantaggio si è vista poco dopo la mezz'ora:
Russo entra in area da sinistra, calcia verso la porta dove Piombino respinge;
il pallone arriva a Pinzauti che — dall'area piccola — spara altissimo!
Piuttosto che provare la botta al volo di sinistro, doveva usare il suo piede [il
sinistro];
probabilmente avrebbe inquadrato lo specchio della porta, e fatto gol...
Infine al 41’ Campagna, dopo aver saltato un paio d'avversario, tira preciso; ma
il ventenne
Matteo Piombino devia in angolo. Questo
0-0
è il secondo pareggio consecutivo; Crema e Lentigione invece hanno vinto
portandosi rispettivamente in seconda e prima posizione. Della gara secca
di Coppa Italia Serie D, giocata
mercoledì 8,
riporto la sequenza delle marcature:
Mocanu
22’,
Rossi
29’│Diallo
3’st,
Diallo
93°. Nota:
Alagna mette a lato un calcio di rigore, concesso al 7’.
Così la Pistoiese avanza ai sedicesima di finale; il prossimo avversario sarà il
Vado da affrontare al “Melani”. Vediamo se la rosa a disposizione del tecnico
può "garantire" il proseguo di un'altra competizione... Mi scuso per
l'interrogativo lasciato in sospeso; prossimo impegno, di campionato|"bilancio"|‘verso…’|"vigilia":
Tuttocuoio▀(2,ultimo)—Fc Pistoiese▀(12,terza)║0-3║servizio Tvl│sintesi│Magazine│‘pagelle’│15:00,
settima giornata
[diretta
TVL;
anche con
app]⚽stadio Leporaia;
Ponte a Egola, frazione di
San Miniato.
◙foto¦
,
mar. 7¦
◙foto¦
,
mer. 8¦
◙foto¦
,
gio. 9¦
◙foto¦
,
ven. 10¦
◙foto¦
, sab. 11¦
◙foto¦
, dom. 12¦
◙foto¦
{cinquantamila.it}. Le altre rubriche,
nell'ordine:
{Gli
spari stanno finendo, ora una striscia di ottimismo•url}Massimo Ferrarini;
‘IL MONDO OGGI’
‘IL MONDO QUESTA SETTIMANA’;
‘Il
podio’
(dei
peggiori);
fotogallery ± settimanale“The Atlantic” [
3–
9]. Ecco
quelle che ho scelto di descrivere:
I◊automobilisti
s'immettono nell'Hushaan
Expressway dopo aver passato il "casello" a 36 corsie di Wuzhuang;
Chuzhou provincia cinese di Anhui. L'immagine notturna è stata ripresa il 7
ottobre, al termine della terza ‘Settimana
d'oro’. Circa 120mila veicoli sono transitate in 24 ore
¦gmanetwork¦!
II◊manifestante
in costume da rana davanti ad
agenti federali che presidiavano una struttura dell'ICE;
Portland, Oregon. III◊palestinesi
aspettano con le pentole vuote di ricevere pasti caldi distribuiti dalle
organizzazioni di beneficenza; campo profughi di Nuseirat, Gaza.
IV◊conuri
del sole
che beccano in una "mangiatoia";
parco a tema di Kakegawa,
prefettura giapponese di Shizuoka. In questo luogo —
gratis per i bambini — si può avere una “iterazione
con fiori e uccelli”. Ad esempio, ci si può
fotografare con un gufo sul braccio; lisciare un cormorano o nutrire un tucano,
assistere a
spettacoli. La struttura essendo costruita "a
serre"/case di vetro è fruibile in ogni stagione. Ω Seguono le rubriche meteo;
prima i dati registrati da queste ‘stazioni’
nei
giorni [5,
6,
7,
8,
9,
10,
11]. Poi
i
due link dell'Aeronautica Militare: 'mappa
radar'
(predittivo,
con l'IA);
'previsioni
testuali'
(oggi/domani/cinque giorni).
La
‘tendenza
meteo’,
a cura di
:
da
mercoledì 15. P.S. ‘meteo
weekend’◄Infine
Climatemonitor
e la rubrica di ‘Flavio’; lì ci sono le
‘Previsioni
per la settimana’
[lun. 6-oggi P.S. 13-19]
ed i
‘Consigli per
il
Rescue Team’: <<Il
maltempo, il freddo quasi invernale e le nevicate precocissime che hanno
interessato l’Appennino hanno lasciato il segno nello stato d’animo già molto
provato del Rescue Team. La speranza è che qualche rimonta anticiclonica
benevola porti un po’ di tepore, magari in risposta all’avanzamento di qualche
ondulazione atlantica, giusto per poter gridare al caldo fuori stagione dopo
tanta anomalia negativa… Cercasi ottobrata disperatamente.>>.
Buon proseguo in
‘quel
che resta del giorno’,
cioè dieci ore e mezzo. Idem anche per le successive
144 ore
(da lunedì al sabato, compresi)
.
Finalmente — dopo due anni — c'è una guerra in meno; adesso c'è da
percorrere, ma anche perseguire, il percorso verso la <<pace>> («Salām»
e
«Shalom»).
Riguardo le
due ex
repubbliche sovietiche, ricordo come si dice da quelle parti quella parola:
«Mir»
e
«Spokiy».
Infine segnalo questa ‘guerra
dimenticata’ che ha
finora provocato almeno 60mila morti ed undici milioni di civili sfollati.
"P.S."
Maurizio
Landini non volle mai incontrare di persona la sua ‘nemesi’ Sergio Marchione;
dal 2010 al 2016 gli riservò frecciate da querela: «Il suo metodo
distrugge le persone»; «Dice cose inesatte e balle»; «Ci chiede a quale
albero impiccarci»; «Paghi le tasse in Italia e non in Svizzera»; «Ricatta il
Paese»; «Prende solo soldi pubblici»; «Basta autoritarismo»; «È sulla
buona strada per l'inferno»; «Promette e non mantiene»; «Da lui solo
fabbriche fantasma» ecc. ecc. Curiosamente
con il presidente di Stellantis è fatto come le
sanbiki no saru ¦leggi¦. Ma questa è una polemica dello scorso dicembre, forse anche
pretestuosa. Però sull'aver definito «cortigiana»
la presidente del Consiglio, non c'è da sindacare. Lui ha
poi replicato in una nota: “Nessun insulto
sessista e nessun rancore … ho
immediatamente chiarito, per evitare qualsiasi fraintendimento o
strumentalizzazione del termine utilizzato, cosa intendevo dire: che Meloni è
stata sulla scia di Trump, è stata alla corte di Trump, ha fatto il portaborse
di Trump. Ho espresso, evidentemente, un giudizio politico sul mancato ruolo del
nostro governo e della sua presidente del Consiglio”.
Dulcis in fundo “ridirei quello che ho detto”;
alè. Ovviamente dalla cosiddetta "sinistra" non è arrivata una sola parola di
solidarietà. Anzi secondo la segretaria-fluida, «Mi pare che già lo stesso Landini abbia chiarito che non intendeva dare della prostituta alla premier,
più
utile che fare dissertazioni sui termini è che la premier la smetta di fare la
vittima e si occupi delle vittime vere di violenza, quindi rinnovo l'appello a
lavorare insieme sulla repressione ma anche sulla prevenzione della violenza di
genere. Invito la premier a smetterla di fare la vittima ogni giorno: provi a
governare, evitiamo di discutere ogni giorno di lei». Ma il massimo sembra
averlo toccato l'ex ‘Presidenta’ della Camera: «Direi alla maggioranza di non
strumentalizzare le parole di Landini, per nascondere altro, perché è evidente
che c'è stato un equivoco. Non bisogna fare vittimismo … Ascoltando
per intero l'intervento di Landini è chiaro che il segretario volesse dire
che Meloni fa parte della corte di Donald Trump, come se stesse usando quel
termine al maschile e non al femminile»
.
La miglior risposta al segretario-sobillatore sono queste
lettere aperte: una di
Primo Gonzaga (“Landini,
di’ qualcosa da sindacalista”) ed
un'altra di
Silvana De Mari
|testo|.
Eccone alcuni estratti:
“Gentilissimo
Signor Landini,
mi
permetto di scriverle perché ho l’onore di essere nata in una famiglia di
sindacalisti. … la morte sul lavoro non è dovuta alla sfiga, ma al disprezzo per la vita
umana, a carenza di controlli e mancanza di denaro investito da altre parti, per
esempio l’accoglienza indiscriminata di migranti islamici in fuga da guerre
impalpabili e carestie asintomatiche, che si presentano muniti di smartphone a
farsi mantenere, oppure nel migliore dei casi ad abbattere i salari e accettare
lavori malpagati e pericolosi, ingrassando la lista dei morti. … Durante la cosiddetta pandemia Covid, lei non ha protetto i lavoratori
dall’ordine antiscientifico di portare la mascherina. Le sarebbe stato
sufficiente fare una piccola ricerca su Internet per scoprire da solo lavori
medici, comprensibili peraltro anche a un non medico, che spiegavano l’inutilità
di questo presidio. Lei non ha protetto i lavoratori da perdere il lavoro per le
assurde imposizioni del cosiddetto lockdown. … La
gente è impazzita a stare chiusa in casa, è ingrassata, è diventata diabetica,
si è ammalata di tutte le malattie causate dalla sedentarietà. E molti hanno
perso il lavoro, dato che intere filiere sono fallite. … Tutto
questo non è degno di un sindacalista. Lo sciopero nei paesi decenti è un’arma
dei lavoratori che serve solamente nell’interesse dei lavoratori e
nell’interesse contrattuale. … Lei
ha usato lo sciopero come arma politica, di politica estera. … Questo non è
degno di un sindacalista, e non dovrebbe essere degno nemmeno di un essere umano. … Non
si illuda. La storia non è così benevola. Chi ad altri ordisce tradimenti, a sé
prepara patimenti. Lei ha tradito la classe lavoratrice, la democrazia e il
popolo. E c’è una casa molto più grave della perdita del consenso che lei
dovrebbe imparare a temere. E quello che gli sprovveduti chiamano Karma e noi
chiamiamo ira di Dio: la collera del Signore degli Eserciti.
Con i miei saluti meno cordiali,
Silvana De Mari.”