05.10.'25

domenica 12 ottobre 2025, ore 13:30

19.10.'25

Il mio consueto "prologo" non può che iniziare con il cessate il fuoco fra Hamas e Israele. Questo primo passo è stato firmato giovedì a Il Cairo. Dopo l'ok da parte del governo israeliano, alle 12 locali di venerdì 10 le Idf si sono ritirate dalla Striscia ¦post¦. Come "sintesi" di ciò che è accaduto, indico dei ‘giorni del calendario’ ipertestualmente collegati al live di skytg24: ; ; . Uno dei punti del piano Trump prevede che l'esercito israeliano si attesti sulla ‘linea’, ad una distanza di massimo cinque km da Gaza. Comunque sia, il 53% del territorio (fra cui Rafah) sarà mantenuto sotto il controllo di Israele. Ma questo è uno dei vari punti controversi della cosiddetta seconda fase. Entro domani dovranno essere consegnati gli ostaggi, vivi o morti che siano ¦elenco¦. Nel contempo saranno liberati quasi duemila prigionieri palestinesi. Per far rispettare l'accordo ¦schema¦ ci sarà un contingente di duecento soldati americani. Intanto l'Onu è stata autorizzata a far entrare gli aiuti; dei bulldozer stanno già rimuovendo le macerie. Domani ci sarà la firma dell'accordo di pace; ovviamente Hamas non presenzierà... Ma a parte questo, il ‘‘Movimento islamico di resistenza’’ dovrà cedere il passo all'ANP. Vorrei chiudere riportando alcune "reazioni" allo scoppio della pace; secondo la parlamentare [spacca-teste-naziste], salvata per un voto, è merito nostro. Per Alessandro Zan, esponente della comunità LGBT e padrino del [fu] omonimo ddl, si poteva fare prima. Secondo costui, è colpa dei «sovranisti» che «L'Ue non ha una politica estera comune»; inoltre «sono quelli che ogni giorno cercano di smantellare il processo di integrazione europea di cui si avrebbe molto bisogno. Perché se ci fosse una politica estera comune, con una Europa che parla con una sola voce, probabilmente questo cessate il fuoco, questa tregua, questa pace sarebbe arrivata prima» . Infine l'onnipresente Francesca Albanese si è limitata a questo commento: Accordo positivo se rispettato, con ostaggi liberi, aiuti senza barriere e responsabilità per i crimini. Forse l'ha un po' abbozzata dopo l'esternazioni/farneticazioni sulla senatrice Segrè. Vorrei altresì segnalare quanto affermato/delirato in un podcast: «Questo è il primo genocidio in cui io vedo un moto popolare di sdegno, che si sta facendo massa critica e che scende nelle strade, lo dico pure a Milano, nel cuore della notte, in un giorno lavorativo … Milano non è Napoli, nel senso che lì ci pensano che si devono svegliare alle 6.». Queste parole (dette da una memente nativa di Ariano Irpino) forse gli costeranno una class-action da parte dell'avvocato Angelo Pisani. Ma sicuramente faranno storcere la bocca; difatti la cosiddetta "sinistra" inizia a prendere le distanze . Rassegna di editoriali by Marco Travaglio: Les Cornus (<<E niente, dopo soli 836 minuti anche Lecornu è venuto prematuramente a mancare, anche se lo tengono attaccato alle macchine per altri due giorni. Strano, perché per fare un’ottima riuscita aveva proprio tutto: è un “moderato riformista” e, com’è noto, “si vince al centro”; l’ha scelto Macron, il liderino amato dalla la gente che piace (soprattutto in Italia) e odiato dal suo popolo (notoriamente “populista”) … >>); Cercansi sovranisti (<<Sottraendo Ilaria Salis al suo processo per un voto (quello dell’interessata, si suppone), il Parlamento europeo ha certificato che l’Ungheria non è uno Stato di diritto. Quindi, per coerenza, dovrebbe espellerla dall’Ue e chi la fece entrare nel 2004 (commissione Prodi) dovrebbe ammettere l’errore. Non solo per l’Ungheria, ma anche per altri Paesi dei nove spensieratamente imbarcati nella stessa infornata: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Cekia, Slovacchia, Slovenia. … Polonia. Estonia, Lettonia e Lituania hanno poco più degli abitanti di Roma, ma controllano in Ue l’Economia (Dombrovskis), gli Esteri (Kallas) e la Difesa (Kubilius); la Polonia il Bilancio (Serafin). E non passa giorno senza che inventino, spesso in combutta con Zelensky, un attacco russo per giustificare il riarmo e l’escalation e regolare vecchi conti … Ma ora il premier polacco Tusk dichiara che “il problema del Nord Stream non è che sia stato fatto saltare, ma che sia stato costruito”. Chissà se quel fantoccio di Merz gli risponderà, visto che la Germania è in ginocchio anche per quell’attentato. >>); Gli orfani di guerra; Chi ferma chi (<<Se hai fermato la guerra a Gaza, puoi fermare anche Mosca”. L’ha detto ieri, che Dio lo perdoni, Zelensky a Trump. Come se la guerra in Ucraina si potesse arrestare fermando chi la sta vincendo. … E Trump l’ha fermato [Netanyahu] (per il momento) per salvare la faccia agli Usa e gli affari con gli Stati del Golfo, oltreché per la sua benedetta ossessione di pacificare il mondo con la paura (la Teoria del Matto). … Chi rischia il tracollo sono gli ucraini, falcidiati da perdite impossibili da compensare. Mentre Putin recluta 30 mila volontari al mese e arruola altri 135 mila soldati di leva, la commissione Bilancio del Parlamento di Kiev comunica di aver finito i fondi per gli stipendi dei militari; 1,5 milioni di ucraini si nascondono dai reclutatori per non andare al fronte e almeno 150 mila sono sotto inchiesta per aver disertato; per la corruzione dilagante e i bombardamenti sulle fabbriche, il 60% dei droni prodotti in loco sono difettosi. … A Gaza la guerra è finita perché Trump ha fermato l’alleato dell’Occidente che la stava perdendo. In Ucraina serve un disegnino per spiegare a Zelensky chi è l’alleato dell’Occidente che sta perdendo?>>). Come già scritto, c'è un conflitto per cui vale la "tregua"; comunque sia ecco due live ad hoc ed un link:  e ; ilgiornale.it/speciali/archive. Per quanto riguarda l'altro conflitto — al giorno 1327 indico questi collegamenti ipertestuali: ilgiornale.it/speciali/archive; 'mappa visiva' [oggi]. Notizie varie & variegate; Shigeru Ishiba resta ancora premier del Giappone, seppure dimissionario dallo scorso 7 settembre. Secondo la Costituzione, rimane in carica finchè non viene nominato un successore, ma anche una succeditrice... Ma procediamo per gradi: basta che abbia ricevuto il maggior numero di voti dalla Dieta nazionale, cioè dai 465 membri della ‘camera bassa’ e 248 da quella ‘alta’. Le due camere votano in maniera separata; chi prende almeno 235 ottiene la nomina. Altrimenti si fa un ballottaggio fra i primi con più voti. Idem per la Sangiin’; nella prima votazione serve la maggioranza assoluta [128]. Eventualmente si procede scegliendo fra i primi due. Tornando a Ishiba, la sua traballante posizione è diventata "insostenibile" dopo l'elezioni dello scorso 25 luglio. Il PLD [& Kōmeitō] ha perso la maggioranza anche alla ‘‘Camera dei consiglieri’’. Nota: con l'elezioni del 27.10.2024 la coalizione al governo non era più maggioranza alla ‘camera bassa’ della Dieta. Gli artefici della defenestrazione di Ishiva — l'ex premier Yoshihide Suga e l'astro nascente Shinjirō Koizumi — hanno deciso, ovviamente insieme alla neopresidente del PDL, di rompere con il PGP. Così è stata sciolta la coalizione di governo che durava dal 2012. Nota: sommandoci anche i dieci anni [1999-2009], gli anni passati insieme al governo sono ben ventidue. Comunque sia, la premier in pectore potrebbe accordarsi con il 日本維新の会. E' un partito di stampo conservatore che alla Shūgiin può garantire 38 seggi, necessari per il voto di fiducia (data solo dalla ‘camera bassa’).Riassumere quanto avvenuto in Francia negli ultimi tempi è arduo. Sébastien Lecornu, nominato il 9 settembre, aveva presentato la lista dei ministri ad inizio ottobre. Ma nel giro di 14 ore l'esecutivo è caduto! Macron per non andare al voto ha deciso di riaffidare l'incarico a Lecornu ¦ilpost¦. Aggiungo che solo con l'appoggio dei socialisti può evitare d'essere impallinato da una mozione di sfiducia |vedi articolo 49|.Il Congresso della Repubblica ha destituito il/la presidente Dina Boluarte, in carica dal 7 dicembre 2022. Contro di lei sono state approvate ben quattro mozioni di impeachment (per incapacità morale permanente)! I partiti Fuerza Popular, Alianza para el Progreso e Renovación Popular — che l'avevano appoggiata — gli hanno votato contro. Costei non si è nemmeno presentata in aula per difendersi . Secondo la Costituzione, il presidente del Parlamento, José Jerí (del partito Somos Perú), assume temporaneamente le funzioni presidenziali ¦euronews¦. La Pistoiese ha pareggiato la gara di campionato, ma poi è passata in Coppa vincendo ad Altopascio. Iniziando dalla prima partita, quella giocata al “Melani” domenica 5, il risultato finale è stato quello di partenza . Purtroppo ci è messa di mezzo pure la sfortuna: traversa (e palla rimbalzata sulla linea) di Venturini al 6’; bolide di Russo che s'infrange sul palo all'ottavo! Poi gli ospiti si sono fatti intraprendenti, e pure pericolosi; infatti alla mezz'ora il giovane portiere Arlanch respinge un tiro di Ghidini, da posizione defilata-ravvicinata. La ripresa ha visto ancora meno occasioni da rete; i biancoazzurri del Pro Palazzolo hanno pensato soprattutto a difendersi, gli arancioni non sono tornati dagli spogliatoi con l'idee chiarissime... Inoltre l'allenatore ha optato per dei cambi un po' strambi; tipo Campagna al centrocampo . La miglior occasione per passare in vantaggio si è vista poco dopo la mezz'ora: Russo entra in area da sinistra, calcia verso la porta dove Piombino respinge; il pallone arriva a Pinzauti che — dall'area piccola — spara altissimo! Piuttosto che provare la botta al volo di sinistro, doveva usare il suo piede [il sinistro]; probabilmente avrebbe inquadrato lo specchio della porta, e fatto gol... Infine al 41’ Campagna, dopo aver saltato un paio d'avversario, tira preciso; ma il ventenne Matteo Piombino devia in angolo. Questo 0-0 è il secondo pareggio consecutivo; Crema e Lentigione invece hanno vinto portandosi rispettivamente in seconda e prima posizione. Della gara secca di Coppa Italia Serie D, giocata mercoledì 8, riporto la sequenza delle marcature: Mocanu 22’, Rossi 29’Diallo 3’st, Diallo 93°. Nota: Alagna mette a lato un calcio di rigore, concesso al 7’. Così la Pistoiese avanza ai sedicesima di finale; il prossimo avversario sarà il Vado da affrontare al “Melani”. Vediamo se la rosa a disposizione del tecnico può "garantire" il proseguo di un'altra competizione... Mi scuso per l'interrogativo lasciato in sospeso; prossimo impegno, di campionato|"bilancio"|verso…|"vigilia": Tuttocuoio(2,ultimo)Fc Pistoiese(12,terza)0-3servizio TvlsintesiMagazinepagelle15:00, settima giornata [diretta TVL; anche con app]stadio Leporaia; Ponte a Egola, frazione di San Miniato.  La scorsa domenica i neroverdi sono scesi in campo al “Rosati” di San Miniato. L'allenatore Mirco Matteoni ha schierato il seguente undici: Nigro, Marseglia, Bellini, Carlesi, Dinoto, Biagioni, Balli, Romani, Lupetti, Bettazzi, Bastogi Niccolò. In panca: Allori, Fagni, Raimondo, Bastogi Edoardo, Giannotti, Mari, Asara, Menichini. La gara non ha visto molte occasioni da rete, specie nel primo tempo chiuso sullo 0-0. Nella ripresa gli ospiti sono andati in vantaggio al 17’ con Bellini. Nella restante mezz'ora l'Aglianese è andata vicinissima allo 0-2; comunque sia, Nigro ha salvato il risultato con una super parata. Questa vittoria, seppure di misura, permette di agganciare il Prato Nord alle spalle della capolista Monsummano. L'ex squadra allenata da Matteoni è a punteggio pieno; la terza vittoria consecutiva l'ha ottenuta nel finale in casa dello Spedalino. Segnalo che il sorteggio ha deciso che sarà l'Aglianese ad approdare ai sedicesimi della Coppa Toscana [di Prima categoria]. Prossima gara di campionato; in casa contro l'unica compagine lucchese del girone: Am Aglianese(7,seconda*)Marginone 2000(2)2-1highlightsfra due ore, quarta giornata¦pistoiasport. *insieme al Prato Nord; due punti dalla capolista Monsummano. Rubriche di chiusura; la prima è quella dei giorni: lun. 6¦foto¦, mar. 7¦foto¦, mer. 8¦foto¦, gio. 9¦foto¦, ven. 10¦foto¦, sab. 11¦foto¦, dom. 12¦foto¦ {cinquantamila.it}. Le altre rubriche, nell'ordine: {Gli spari stanno finendo, ora una striscia di ottimismourl}Massimo Ferrarini; IL MONDO OGGIIL MONDO QUESTA SETTIMANA; Il podio (dei peggiori); fotogallery ± settimanaleThe Atlantic [39]. Ecco quelle che ho scelto di descrivere: Iautomobilisti s'immettono nell'Hushaan Expressway dopo aver passato il "casello" a 36 corsie di Wuzhuang; Chuzhou provincia cinese di Anhui. L'immagine notturna è stata ripresa il 7 ottobre, al termine della terza ‘Settimana d'oro’. Circa 120mila veicoli sono transitate in 24 ore ¦gmanetwork¦! IImanifestante in costume da rana davanti ad agenti federali che presidiavano una struttura dell'ICE; Portland, Oregon. IIIpalestinesi aspettano con le pentole vuote di ricevere pasti caldi distribuiti dalle organizzazioni di beneficenza; campo profughi di Nuseirat, Gaza. IVconuri del sole che beccano in una "mangiatoia"; parco a tema di Kakegawa, prefettura giapponese di Shizuoka. In questo luogo — gratis per i bambini — si può avere una iterazione con fiori e uccelli. Ad esempio, ci si può fotografare con un gufo sul braccio; lisciare un cormorano o nutrire un tucano, assistere a spettacoli. La struttura essendo costruita "a serre"/case di vetro è fruibile in ogni stagione. Ω Seguono le rubriche meteo; prima i dati registrati da queste ‘stazioninei giorni [5, 6, 7, 8, 9, 10, 11]. Poi i due link dell'Aeronautica Militare: 'mappa radar' (predittivo, con l'IA); 'previsioni testuali' (oggi/domani/cinque giorni). La tendenza meteo, a cura di : da mercoledì 15. P.S. meteo weekendInfine Climatemonitor e la rubrica di ‘Flavio’; lì ci sono le Previsioni per la settimana [lun. 6-oggi P.S. 13-19] ed i Consigli per il Rescue Team: <<Il maltempo, il freddo quasi invernale e le nevicate precocissime che hanno interessato l’Appennino hanno lasciato il segno nello stato d’animo già molto provato del Rescue Team. La speranza è che qualche rimonta anticiclonica benevola porti un po’ di tepore, magari in risposta all’avanzamento di qualche ondulazione atlantica, giusto per poter gridare al caldo fuori stagione dopo tanta anomalia negativa… Cercasi ottobrata disperatamente.>>. Buon proseguo in quel che resta del giorno, cioè dieci ore e mezzo. Idem anche per le successive 144 ore (da lunedì al sabato, compresi) . Finalmente — dopo due anni — c'è una guerra in meno; adesso c'è da percorrere, ma anche perseguire, il percorso verso la <<pace>> («Salām» e «Shalom»). Riguardo le due ex repubbliche sovietiche, ricordo come si dice da quelle parti quella parola: «Mir» e «Spokiy». Infine segnalo questa ‘guerra dimenticata’ che ha finora provocato almeno 60mila morti ed undici milioni di civili sfollati.

 "P.S."  Maurizio Landini non volle mai incontrare di persona la sua ‘nemesi’ Sergio Marchione; dal 2010 al 2016 gli riservò frecciate da querela: «Il suo metodo distrugge le persone»; «Dice cose inesatte e balle»; «Ci chiede a quale albero impiccarci»; «Paghi le tasse in Italia e non in Svizzera»; «Ricatta il Paese»; «Prende solo soldi pubblici»; «Basta autoritarismo»; «È sulla buona strada per l'inferno»; «Promette e non mantiene»; «Da lui solo fabbriche fantasma» ecc. ecc. Curiosamente con il presidente di Stellantis è fatto come le sanbiki no saru ¦leggi¦. Ma questa è una polemica dello scorso dicembre, forse anche pretestuosa. Però sull'aver definito «cortigiana» la presidente del Consiglio, non c'è da sindacare. Lui ha poi replicato in una nota: Nessun insulto sessista e nessun rancore … ho immediatamente chiarito, per evitare qualsiasi fraintendimento o strumentalizzazione del termine utilizzato, cosa intendevo dire: che Meloni è stata sulla scia di Trump, è stata alla corte di Trump, ha fatto il portaborse di Trump. Ho espresso, evidentemente, un giudizio politico sul mancato ruolo del nostro governo e della sua presidente del Consiglio. Dulcis in fundo ridirei quello che ho detto; alè. Ovviamente dalla cosiddetta "sinistra" non è arrivata una sola parola di solidarietà. Anzi secondo la segretaria-fluida, «Mi pare che già lo stesso Landini abbia chiarito che non intendeva dare della prostituta alla premier, più utile che fare dissertazioni sui termini è che la premier la smetta di fare la vittima e si occupi delle vittime vere di violenza, quindi rinnovo l'appello a lavorare insieme sulla repressione ma anche sulla prevenzione della violenza di genere. Invito la premier a smetterla di fare la vittima ogni giorno: provi a governare, evitiamo di discutere ogni giorno di lei». Ma il massimo sembra averlo toccato l'ex ‘Presidenta’ della Camera: «Direi alla maggioranza di non strumentalizzare le parole di Landini, per nascondere altro, perché è evidente che c'è stato un equivoco. Non bisogna fare vittimismo … Ascoltando per intero l'intervento di Landini è chiaro che il segretario volesse dire che Meloni fa parte della corte di Donald Trump, come se stesse usando quel termine al maschile e non al femminile» . La miglior risposta al segretario-sobillatore sono queste lettere aperte: una di Primo Gonzaga (Landini, di’ qualcosa da sindacalista) ed un'altra di Silvana De Mari |testo|. Eccone alcuni estratti:

Gentilissimo Signor Landini,

mi permetto di scriverle perché ho l’onore di essere nata in una famiglia di sindacalisti. … la morte sul lavoro non è dovuta alla sfiga, ma al disprezzo per la vita umana, a carenza di controlli e mancanza di denaro investito da altre parti, per esempio l’accoglienza indiscriminata di migranti islamici in fuga da guerre impalpabili e carestie asintomatiche, che si presentano muniti di smartphone a farsi mantenere, oppure nel migliore dei casi ad abbattere i salari e accettare lavori malpagati e pericolosi, ingrassando la lista dei morti. … Durante la cosiddetta pandemia Covid, lei non ha protetto i lavoratori dall’ordine antiscientifico di portare la mascherina. Le sarebbe stato sufficiente fare una piccola ricerca su Internet per scoprire da solo lavori medici, comprensibili peraltro anche a un non medico, che spiegavano l’inutilità di questo presidio. Lei non ha protetto i lavoratori da perdere il lavoro per le assurde imposizioni del cosiddetto lockdown. … La gente è impazzita a stare chiusa in casa, è ingrassata, è diventata diabetica, si è ammalata di tutte le malattie causate dalla sedentarietà. E molti hanno perso il lavoro, dato che intere filiere sono fallite. … Tutto questo non è degno di un sindacalista. Lo sciopero nei paesi decenti è un’arma dei lavoratori che serve solamente nell’interesse dei lavoratori e nell’interesse contrattuale. … Lei ha usato lo sciopero come arma politica, di politica estera. … Questo non è degno di un sindacalista, e non dovrebbe essere degno nemmeno di un essere umano. … Non si illuda. La storia non è così benevola. Chi ad altri ordisce tradimenti, a sé prepara patimenti. Lei ha tradito la classe lavoratrice, la democrazia e il popolo. E c’è una casa molto più grave della perdita del consenso che lei dovrebbe imparare a temere. E quello che gli sprovveduti chiamano Karma e noi chiamiamo ira di Dio: la collera del Signore degli Eserciti.

Con i miei saluti meno cordiali, Silvana De Mari.

{legenda frecce e colori}

news 2025{IV trimestre}

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