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domenica 10.10.'21, 13:00
		
		Salve, rieccomi ancora una volta di domenica che credo diventerà la 
		cadenza abituale per motivi che non sto a dirvi. Oggi è la 71ª giornata 
		nazionale per le vittime sul lavoro che quest'anno sento particolarmente 
		è il primo senza il mio babbo che rimase ferito in un incidente sul 
		lavoro il 26.01.2007. Faceva il fabbro da una vita e cadde da una 
		copertura che aveva messo vari anni prima. Purtroppo non riuscì ad
		
abbriccarsi e così cadde da qualche metro però battendo 
		la testa. Lì per lì rimontò sul camion che usava per il lavoro, ma 
		dovette poi fermarsi perchè s'accorse di perdere sangue. L'equipaggio 
della Misericordia di Quarrata, intervenuto subito, fece tutto ciò che 
		serviva: intubazione sul posto per farlo poi trasportare in elicottero a 
		Careggi. A me e alla mia mamma fu detto che l'avevano portato a Pistoia, 
		e fu meglio così: sarebbe stato straziante vederlo portare in 
		elicottero. L'operarono per ore a Careggi dove prima c'era il 
dipartimento neurologico. Dopo mezzanotte il professor Mariotti riferì 
sull'esito dell'operazione: le due 
esa da tc erano state risolte, ma 
c'era comunque un'alta possibilità che potesse morire. Il trasferimento in Rianimazione avvenne 
in una notte freddissima su 
		ambulanza; allora non erano unificati. Prima di tornare a casa, ce lo 
fecero vedere per pochi attimi... Il suo fisico riuscì a farcela: la pressione 
intracranica tornò nella norma e poi uscì dal coma; fu trasferito 
		nel reparto d'intensiva, allora situato a 
Monna Tessa. Lì rimase 
		fino al mese di febbraio quando venne ricoverato a 
Villa delle Terme 
		- presidio di Falciani per il recupero post-coma. Recuperò 
quello che poté nei tre mesi in cui di solito si concentra l'eventuale 
recupero... Nella primavera del 2008 fu deciso che dovesse lasciare la casa di 
cura; quindi poteva tornare a casa, o in una struttura sanitaria. Ma le sue 
condizioni erano tali che non poteva stare con noi: aveva bisogno di cure 
particolari, e aggiungo che gli mancava un pezzo di calotta! A maggio trovò posto nell'rsa 
“Le Lame” di Agliana, ad un paio di chilometri da dove abitiamo/abitava. Sono 
passati così 12 anni: mangiava da sé, riusciva a camminare (seppure 
		accompagnato) ma oltre quello poteva fare poco visto che aveva riportato 
		una demenza post-traumatica. Riconosceva appena la mia mamma, anche 
		perchè si conoscevano dal 1969; ma a me poco o nulla. Rammentava fatti del 
		passato, la sua sorella, sua mamma; però il presente non lo 
		tratteneva. Quindi i compaesani, gli amici del bar (e bocciodromo 
		che per altro costruì di persona), il lavoro da fabbro gli sembravano 
tipo ricordi 
		dei sogni... Nell'agosto 2017 rischiò di morire per un 
volvolo: prima 
		l'occlusione venne trattata e poi dovette essere ricoverato ancora a 
Pistoia per una disidratazione. Tre giorni in quel letto d'ospedale bastarono 
per fargli venire piaghe di decubito al tallone! Da allora iniziò la china che come potete 
		immaginare è più rapida per chi ha questo genere di problemi. Il 3 
		dicembre 2020 fu ricoverato al San Jacopo per un'altra occlusione; ovviamente 
		non abbiamo potuto stargli vicino causa covid. Dovette essere operato 
		perchè il volvolo tendeva a tornare; prima dell'operazione, quando era 
al lavoro al Cmp di Firenze, il chirurgo mi telefonò per scrupolo: volle l'autorizzazione 
poichè — in una scala da 1 a 10 — c'era il   
<<rischio 7>>
		che dopo l'anestesia si 
arrivare all'exitus! L'operazione 
		risolse il problema con una stomia; ma quello era il male minore: diabete, problemi renali, 
ecc. ecc. Martedì 15 il primario, che ogni 
		giorno c'aggiornava, espresse un cauto ottimismo poichè il <<paziente 
mangiava ed era più vispo>>... Verso le 16:30 
		mentre era al casellario mi arrivò una telefonata con 
		il prefisso 0573 [quello di Pistoia]; qualche minuto prima il babbo 
		aveva avuto un collasso, e quindi era morto. Io e mia mamma decidemmo di 
		non richiedere l'autopsia; preferimmo risparmiargli quest'ulteriore 
		scucimento, anche se post mortem. E' stato sepolto nello stesso loculo 
		dove era la madre [mia nonna], morta nel 1967. In vita l'aveva 
detto più volte: voglio andare insieme a mia mamma (si chiamava Clotilde). 
Nell'agosto 2020 fu 
		tolta dal forno e messa nell'ossario. Quindi il loculo rimase libero poichè 
la sepoltura al cimitero della Ferruccia, posto nel comune di Quarrata, segue le 
		regole del ‘feudo quarratino’; una volta scaduta la concessione, ed 
		estumata la salma, il loculo torna a disposizione del comune. Fatto sta 
		che il 17.12.2020 la bara del mio babbo trovò posto proprio lì! E' 
		passato quasi un anno; il suo ricordo è tangibile anche perchè le 
		lavorazioni in ferro battuto (specie cancelli e ringhiere) sono visibili 
		in quasi tutta la Ferruccia, specie nella parte quarratina. In casa 
		abbiamo "mobili in ferro battuto": specchio, testata del mio letto/’lettino’, 
		portaombrelli, ecc. ecc. Prima o poi vi linkerò le foto di ciò che ha 
		fatto mio babbo per la casa. Lo faceva avanzatempo poichè il suo 
		lavoro nel "laboratorio"/‘stanzone’ aveva ovviamente la 
precedenza. Ho scritto 
		tutto questo per ricordare mio babbo, vittima sul lavoro postuma; una 
		delle 574 persone morte nel 2020. Ad essere precisi, ci sarebbe da aggiungerne altre 525 
		morte nella pandemia: dottori infermieri/e farmacisti/e uomini/donne 
forze dell'ordine ecc. [conto_del_macellaio_2020]. 
		Prendendo spunto da una scena del film “Guerra al virus”, il  
<<conto del macellaio>>
		era quello che Nelson chiedeva ogni giorno — durante le guerre 
		napoleoniche — al suo attendente. Specificato come mai ho chiamato così 
quella pagina, direi di passare ai ‘numeri’ 
 
del 
covid 
in Italia; 
l'incidenza nazionale è scesa a 34, mentre l'Rₜ 
rimane stabile. Le vaccinazioni procedono con un ritmo di circa 140-120mila 
negli ultimi giorni; ma le prime dosi sono 50-57mila e quindi la 
platea degli over 50 non vaccinati 
rimane sempre elevata: circa 3 milioni. Comunque da domani entrerà in vigore un 
decreto che allenta le restrizioni (distanziamento di un metro) 
e permette un'affluenza maggiore in stadi, teatri, cinema; le discoteche, dopo 
più di un anno, potranno riaprire seppure a capienza limitata.  
Infine 
 
salto di palo in frasca, 
ma con gioia e fiducia nella giustizia, riportando una frase del padre di 
 
		
Martina Rossi: 
«Non 
ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e 
passarla liscia». 
A dieci anni dai fatti accaduti in Spagna, dopo vari gradi di giudizio [due in 
appello] rinvii e prescrizioni, si è arrivati al capolinea: 3 anni di 
reclusione per tentato stupro a Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni. 
Costoro che hanno fatto letteralmente carte false, e anche orribile sarcasmo (scoperto 
grazie all'intercettazioni), dovranno andare dunque in galera. Il 
reato di tentato stupro, l'unico rimasto fra quelli iniziali, sarebbe scaduto 
sabato 16; il loro legale farà ricorso alla CEDU, buon pro gli faccia. Quasi 
sicuramente non potranno pagare l'eventuale risarcimento in sede civile; 
comunque sia questo non l'aiuterà davanti al tribunale di Sorveglianza 
		[leggi]. 
Devono pagare, fino in fondo perchè  
 
		Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a 
una donna e passarla liscia.Passando 
adesso ai numeri del 
		covid nel mondo, 
questi sono ancora numeri in calo: 238,48M casi e 4,864M decessi. Proprio quest'ultimi, 
nel corso di una settimana sono stati "appena" 50mila. Gli Stati Uniti vedono 
circa centomila contagi giornalieri; la curva dei casi totali — su scala 
logaritmica — è piatta da diverse settimane. Invece in Russia (+962 casi), 
Messico (+348), Romania (+211) la pandemia picchia ancora. Nel paese esteuropeo 
l'aumento dei “casi 
attivi” 
è esponenziale: 6000 il 25 agosto, 17.618 un mese fa, 134.892 ieri! Idem per i 
contagi giornalieri: 2560 il 10 settembre e 15.037 il 5 ottobre. Con le terapie 
intensive piene, anche i decessi sono aumentati: 41 un mese fa, 357 l'8 ottobre. 
Solo il 28% della popolazione romena è immunizzata; anche nella vicina Bulgaria 
la situazione non è migliore: dal 1° settembre al 6 ottobre sono stati accertati 
54.179 contagi che portano il totale a 520mila (molti per una popolazione di 7 
milioni). La percentuale degli immunizzati è ancora più basso: 19-24%, a seconda 
delle fonti. La quarta ondata sta colpendo anche i tre paesi baltici, Lituania 
Lettonia Estonia. Quest'ultimi due hanno la metà della popolazione vaccinata 
[immunizzata?], invece la Lituania è a 60%. Rimanendo per così dire in zona, la
Russia è nel marasma: 7,75 milioni di di casi, 216mila morti; 
praticamente il 3% di chi si contagia muore. Dal 19 settembre 
almeno in 20mila si contagiano, ieri è stata toccata quota 30mila; riguardo i 
decesso va ancora peggio: almeno 700 da inizio luglio, dal 18 settembre almeno 
800 e ben 968 registrati ieri! Curiosamente le percentuali di chi ha ricevuto 
una dose e due dosi sono simili: 34 e 31 per cento. Il loro siero, lo “Sputnik”, 
non sembra avere molto credito; dice che vengano organizzati dei voli 
per avere Pfizer e AstraZeneca. Prima di chiudere segnalo queste "mappe" 
a cura dell'Ecdc 
e un 
vaccine tracker. 
		
		 
Adesso passerei alle 
notizie 
di vario tenore provenienti dal mondo 
fuor dall'Italia: curiosamente 
 
		
		
		tre esecutivi europei, di cui due della 
Europa dell'Est,
		sono
		per così dire 
		
		terminati nello spazio di 
pochi giorni: vedi Austria, Repubblica Ceca, Romania. Il premier austriaco, o 
meglio cancelliere federale,
Sebastian Kurz ieri ha rassegnato le dimissioni per accuse di  
		
		“favoreggiamento della 
corruzione”. 
Ebbe l'incarico di formare un governo dopo lunghe trattative successive all'elezioni 
del 15.10.2017. Il partito cristiano-sociale, ma anche conservatori 
non liberali, 
ÖVP vinse l'elezioni con il 31,47%; però altri 
due partiti ressero portando una cinquantina di parlamentari a
Nationalrat. Servendo la maggioranza semplice 
di 91, Kurz (il leader dell'ÖVP) si mise in 
coalizione con i nazionalisti dell'FPÖ 
che così tornarono al governo dopo 17 anni. Ottenuto l'assenso del capo dello 
Stato, il 18.12.2017 Kurz — a 31 anni — divenne il più giovane cancelliere 
federale; si distinse per voler concedere la doppia cittadinanza 
italiana/austriaca ai cittadini sudtirolesi residenti in Trentino ed essere 
contrario sistema di ripartizione delle quote di migranti nell'Ue. Il governo 
entrò in crisi nel maggio 2019 con le dimissioni di
H.-C. S., vicecancelliere e membro dell'FPÖ, 
per l'affäre 
Ibiza [leggi/vedi]. 
Il primo ministro destituì il collega agli Interni, e così tutti i ministri in 
quota FPÖ si dimisero. Non potendo risolvere la 
situazione, il capo dello Stato annunciò elezioni anticipate; però qualcun'altro 
doveva guidare il paese e così Kurz fu sfiduciato dal
Nationalrat, su mozione dell'ex ministro e candidato alla 
Presidenza della Repubblica Norbert Hofer. Dal 3 giugno, per la prima volta 
nella storia dell'Austria, una donna diventò cancelliere: 
Brigitte Bierlein, giurista ed ex presidente della
VfGH. L'elezioni 
del 29 settembre videro la vittoria schiacciante di Kurz con 
il 37,46%/71 seggi! Stavolta la coalizione è stata fatta con i
verdi, una vera e propria virata a sinistra [leggi]. 
I verdi austriaci, più moderati dei colleghi italiani o spagnoli, sono andati 
per la prima volta al governo; nel 2017 non parteciparono all'elezioni perchè "extraparlamentari"
		perdendo tutti i 24 seggi. L'esecutivo ‘Kurtz II’ con cinque ministri 
(fra cui Giustizia, vicecancelleria e ovviamente Ambiente) però si è schiantato 
qualche giorno fa; sembra che siano  
“voci 
su sondaggi manipolati in suo favore grazie al denaro pubblico finito nelle 
casse di uno dei principali gruppi editoriali austriaci”
¦fonte¦. 
Il primo ministro, pur ritenendosi innocente e sicuro che si chiarirà tutto,
si è fatto da parte suggerendo un nome: 
il suo braccio destro, e ministro degli Esteri,
Alexander Schallenberg. Il capo dello Stato — 
che
in Austria condivide il potere esecutivo con il Governo 
— ha accettato l'accordo fra popolari e verdi. Ovviamente ci dovrà essere la 
fiducia del 
		
		Nationalrat. 
Passando alla vicina Cecka, 
il dominio del
miliardario populista 
Andrej Babiš è terminato con la
"sconfitta" all'elezioni dove i 
partiti all'opposizione sembrano avere i numeri per formare un governo. Nel
2017 conquistò la maggioranza della
Poslanecká sněmovna 
[leggi]. 
Però il suo primo 
esecutivo fallì il voto di fiducia nel gennaio 2018 78-117. Il
secondo "tentativo" andò meglio, poichè oltre ai socialdemocratici, 
aderirono con l'appoggio esterno i comunisti di
KSČM! La fiducia arrivò il 12.07.2018; la 
composizione del Gabinetto vide molti avvicendamenti, di cui quattro come 
Guardasigilli. Comunque sia, la maggioranza dei ministri era indipendente (cioè 
no affiliata a nessun partito); infine lo scorso aprile il KSCM ritirò il suo 
appoggio. Ma tornando all'immediato presente, l'elezioni 
per la Camera hanno dato il seguente responso:
ODS di Petr Fiala 27,8%/71 seggi;
ANO 2011 
27,1%/72; ‘Partito 
Pirata Ceco’ di Ivan Bartoš 15,6%/37;
SPD 9,56/20 … ČSSD 
4,65%/0 seggioloni. Lor signori/e 
rimangono solo al
Senato con tre seggi. 
Tornando alla quasi estinzione dei socialdemocratici cechi — membri dell'Internazionale 
socialista e del
Pse — questi hanno sempre governato, dal 1996 (prime 
elezioni) al 2013, insieme al conservatori-liberali dell'ODS. 
Poi si sono "adattati" ai 
cristiani-democratici di KDU-ČSL ed al culo (pardon 
l'ANO del ‘Berlusca ceco’ eheheh). All'ultime elezioni europee è stata una 
disfatta: quattro seggi nel 2014 e zero nel 2019! 
 
Così i 
 
socialdemocratici escono dalle stanze dei bottoni; 
alè. Intanto il
capo dello Stato si è sentito male dopo 
aver incontrato il premier uscente; sarebbe in terapia intensiva, forse per 
problemi di fegato. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, il presidente 
della Repubblica — fra i vari poteri — ha anche 
quello di nominare il premier. Ovviamente la scelta dovrà essere fatta sulla 
base della distribuzione politica dei seggi nella Camera dei deputati. Poi entro 
un mese l'esecutivo deve ottenere la maggioranza semplice, cioè 101.☼Un 
giudice del Texas aveva bloccato la ‘legge 
battito-di-cuore’ dopo che il Dipartimento di giustizia aveva fatto 
ricorso ¦notizia¦; 
ma passati due giorni (!) la Corte d'Appello per il Quinto Circuito ha sospeso 
l'ordinanza del giudice distrettuale ¦notizia¦. 
Quindi questa legge, una delle più restrittive degli Stati Uniti, è di nuovo in 
vigore. La Corte Suprema a dicembre si pronuncerà sulla costituzionalità di 
un'analoga legge del Mississippi. L'esito arriverà solo nell'estate 2022; 
tecnicamente potrebbe essere cambiata la
storica sentenza del 1973. P.S.  
la Corte Suprema degli Stati Uniti 
si è espressa 5-3.◄► 
L'Aglianese è tornata a vincere in trasferta! Dopo l'1-1 a Forlì, i neroverdi si 
sono imposti a San Mauro Pascoli contro i locali della Sammaurese (forti del
3-2 in rimonta ad Alcione con  
 
tripletta di Merlonghi). 
La gara fra toscani e romagnoli si è giocata su un campo da Serie A; sembrava un 
tavolo da biliardo, davvero complimenti. Alla prima vera d'azione d'attacco l'Aglianese 
è passata in vantaggio: 14’, angolo battuto da Artioli su cui 
 
Colombini 
svetta imperioso mettendo la sfera alle spalle del portiere Adorni!! I locali 
reagiscono guadagnando calci piazzati, ma senza molto costrutto finche al 38’ 
Scarponi pareggia con un diagonale. La ripresa inizia con il nuovo vantaggio:  
 
Kouko 
s'avventa su una palla calciata dalle retrovie; la "protegge" dall'avversario 
che ha alle spalle e lesto si gira battendo il portiere!!! La reazione dei 
giallorossi (in maglia) è più di cuore che testa; i neroverdi reggono senza 
particolari rischi, anzi sfiorano il tris in un paio d'occasioni. Mister 
Venturi, ed i ragazzi, hanno dedicato la vittoria a Gelli che ne avrà per 
diverse settimane a causa di una frattura al quarto metatarso. Lo sfortunato 
difensore, infortunatosi nel primo tempo della gara con il Progresso, è stato 
egregiamente sostituito da Del Dotto. Giordani è entrato nella ripresa insieme a 
Bianchi che adesso ha accumulato ancora più minuti di gioco. La seconda vittoria 
in trasferta, dopo il 2-1 di sabato con il Progresso, permette di salire al 
vertice (seppure in coabitazione con Mezzolara e Rimini). Il Lentigione ha 
steccato il quarto successo consecutivo, perdendo 3-1 a Ravenna dopo essere 
passato in svantaggio; può comunque recriminare per il possibile 2-2 fallito dal 
dischetto. Il Rimini, dopo il 2-2 agguantato in zona Cesarini con la Bagnolese, 
è passato a Forlì; infine il Mezzolara, dopo aver impattato all'esordio con il 
Borgo San Donnino, si è imposto su Ravenna e Real Forte Querceta. Prima di 
chiudere, segnalo che è stato tesserato
Tommaso Masi (difensore classe 2002, prima 
nelle giovanili della Fiorentina e poi nel campionato Primavera 2 con lo 
Spezia). Mancando Gelli per diverso tempo, è stato deciso di rinforzare la 
difesa con centrale destro. 
		 
Infine chiudo indicando  
le prossime gare; 
 
prima 
il primo derby, in casa: 
A.(10,I*)—R. F. Querceta(4)║1-2║serv.│15:00,
g. 5. 
Poi ci sarà l'anticipo, come quasi tutte le altre squadre, in vista del turno 
infrasettimanale: 
		Borgo San Donnino(6)—A.(10,IV)║1-1║serv.│sab. 16
15:00, 
g. 6. 
Nota: 
*insieme a Rimini e Mezzolara. 
◄ 
 
		Come al solito, inizio la "sequenza di chiusura" con gli 
		url sul covid:
 
pagina 
worldometers.info 
[situazione per ogni 
paese del mondo];
“statistiche 
coronavirus in Italia”
[con report dal 24.02.2020]; 
		
		
“focus 
vaccini”. 
		
Poi 
di seguito, prima la rubrica dei giorni:
dom. 3, 
lun. 4, 
mar. 5, 
mer. 6, 
gio. 7, ven. 8,
sab. 9,  
dom. 10. 
Poi la 
 
rassegna d'istantanee  
atlantiche 
[venerdì 1-giovedì 7]. 
Delle 
trentacinque foto pubblicate, ho scelto/"descritto" queste: 
		I◊scenetta, 
davanti a dei bambini, fra un tizio mascherato da coronavirus ed un altro da 
mascherina per incoraggiarne l'uso; Katmandu, Nepal.  
		
II◊zucca 
gigante che concorre, per l'appunto, al ‘campionato delle zucche’; Kasterlee, Belgio.
		III◊persone 
che camminano a
Kabukicho,
quartiere a luci rosse di Tokio. Trattasi della prima notte dopo la fine del 
lockdown. 
		IV◊personale 
che raccoglie pezzi di marea nera su una spiaggia di Newport 
Beach, contea di Orange. Da una perdita di un oleodotto a largo 
della costa californiana si sono riversati 572mila litri di petrolio 
¦rainews¦.
Ω
Saluti 
da ‘Br73’ — abitante come altre un milione di persone — nella
Piana, spazzata dal
tramontano.
 "P.S."  
Come volevasi dimostrare, è arrivata punizione per la vicequestore
Alessandra Nunzia Schilirò. La sua "massimo 
superiore" Luciana Lamorgese (alla guida del Viminale) l'aveva promesso: «Riguardo 
alle gravissime dichiarazioni rese dal vice questore Schilirò durante la 
manifestazione no vax di ieri sera [25 settembre] a Roma, sto seguendo la 
vicenda personalmente con il capo della Polizia, Lamberto Giannini, affinché 
vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo 
giuridicamente rilevante a carico dell'interessata». 
Subito dopo quella piazzata, 
 
fatta in borghese/<<da 
libera cittadina>>, costei si mostrò sorpresa dalla presa di posizione della 
ministra degli Interni... A suo dire, quale sarebbe il problema? Dopotutto «Ho 
giurato sulla Costituzione e non ho paura di nulla: sul green pass niente 
compromessi»! 
Fatto sta che da martedì 12 ottobre è 
“è 
stata sospesa in via cautelativa dal servizio e dalle funzioni” 
¦tgsky24¦. 
Innanzitutto chiedere scusa ai colleghi (ed immagino colleghe) subissati da 
bombe-carta, sassi, sanpietrini nelle gazzarre di Roma. E' accaduto anche che un 
ospedale pubblico è stato assaltato stile Far West perchè una persona "no vax", 
ferita negli incidenti, aveva chiesto rinforzi. La turba di facinorosi/e 
ha trinciato il Pronto Soccorso lanciando bottiglie contro l'infermiere! Alcuni 
poliziotti, lì perchè rimasti feriti negli scontri, hanno bloccato le porte
[leggi]!! 
Immaginate la scena: questo tizio, un 41enne di Viterbo, dà in escandescenze 
forse perchè gli vogliono fare il vaccino eheheh; a parte gli scherzi, ha 
invocato la liberazioni e questi hanno assaltato tipo orda di pazzi furiosi 
stile “La città verrà distrutta all'alba”. Complimenti per le prese di 
posizione della (speriamo) ex vicequestore; proprio un bell'esempio di chi ha 
<<giurato 
sulla Costituzione>>. Sappia costei che un suo collega vicequestore almeno una 
volta il mese si metteva la divisa e andava sulle volanti a farsi il mazzo. 
Stava fra la gente, senza fare piazzate; si chiamava Boris Giuliano. Fu ucciso 
da un sicario mafioso nel luglio 1979 mentre beveva il primo caffè della 
mattina. L'ammazzarono in maniera vigliacca, colpendolo alle spalle.