26.12.'20

 

09.01

sabato 02.01.'21, 20:10

Salve, come avete passato l'ultimo-primo dell'anno? mica avete ospitato più di due persone non conviventi per il veglione di San Silvestro? avete contribuito anche voi all'ecatombe di storni? Strano che se ne sia parlato solo quest'anno; il 2020 ha voluto proprio lasciare un bel ricordo... A proposito di rimembranze, il governo rischia di diventare tale se non verrà ricucito lo strappo con Iviva..ce. Oltre alla questione del RF, c'è pure quella dei servizi segreti la cui delega è ancora nelle mani del premier. La legge 124 del 2007 assegna un più stretto controllo al presidente del Consiglio, ma permette la delega ad altra persona (ovviamente di fiducia). Dal 2008 quando la riforma entrò in vigore si è quasi sempre delegato ad altra persona/Autorità delegata; l'unica eccezione fu Gentiloni, ma questo perchè il governo che guidò sarebbe terminato con la legislatura entro un anno e mezzo. Il premier-"interprete della legge" ha ribadito la sua posizione nella conferenza stampa del 30 dicembre. A suo dire, « … ne rispondo comunque, che mi avvalga o meno della facoltà, non è obbligatorio. Queste funzioni non sono delegabili» (!); c'è già il Copasir con «funzioni di vigilanza e controllo sull'operato del presidente del Consiglio e le Agenzie di intelligence, che garantisce rispetto dell'interesse generale» e quindi dove sta il problema? Infine ha chiuso la questione con una frase sibillina: «Chi chiede al Presidente del Consiglio di dover delegare deve spiegare perchè, non si fida del presidente del Consiglio? Allora bisogna cambiare la legge» (!!). Perchè fa così? Le spiegazioni potrebbero essere queste: 1. difensiva per tenere protette certe sue questioni personali; 2. incutere timore agli avversari, ma anche alleati. Prima di passare oltre, vorrei fare i complimenti per la figura di merda, pardon barbina, del presidente dell'Odg. Costui — da «fanatico dell'articolo 3» — ha tolto la parola ad una giornalista che voleva una risposta dal premier reticente. Il giornalista, che conduceva “C siamo” negli anni Novanta e nel contempo lavorava alla sede Rai di Napoli, è intervenuto in soccorso del Sire; complimenti davvero. La pantomima si è chiusa con "minacce" e frasi quasi sprezzante verso una persona-a-caso: «Gli ultimatum non sono ammissibili,sono per il dialogo», «se verrà meno la fiducia ci sarà un passaggio parlamentare e ognuno si prenderà le proprie responsabilità», «Il premier non sfida nessuno, ha la responsabilità di una sintesi politica e di un programma di governo». Ma sappia, il visconte ormai azzerato nei consensi, che all'indomani dell'Epifania un bel pezzo di carbone... Se ci fossero le dimissioni delle ministre di Iv non può certo assumersi l'interim; le opzioni sarebbero: dimissioni o farsi impallinare al Senato... A quel punto, la palla passerebbe al Quirinale che potrebbe rinnovargli l'incarico; magari ci sarebbe solo un "rimpasto" oppure fare da passacarte come nel Conte-I. Se poi non gli andasse bene, tanti saluti; infatti ci sarebbe un'idea che accarezzano in molti, da sinistra a destra (e pure al ‘Colle’): premier Marta Cartabia e Draghi al Mef. Comunque sia, è difficile immaginare che si arrivi allo scioglimento del Parlamento e quindi l'elezioni anticipate; i motivi sono così ovvi... Passando adesso ai numeri sul covid in Italia, non sono affatto rassicuranti: la percentuale di positivi sui tamponi è risalita ben oltre il 10% ed i decessi giornalieri negli ultimi sette giorni sono oscillati fra 298 e 659. I contagi giornalieri hanno visto sfiorare le 24mila unità il 31 dicembre; le regioni dove il contagio dilaga sono: Veneto, Liguria e Calabria (che rischiano la fascia). Solo qualche giorno fa, la sottosegretaria  Zampa — laureata in scienze politiche come ‘nomen omen’ Speranza — ha esternato un immotivato ottimismo: «Dal 7 gennaio l'Italia potrà essere tutta zona gialla». Infine vorrei segnalare certa gente più uguale degli altri che si è già vaccinata: il ‘Mammasantissima’ di via Santa Lucia, lo ‘zanzarologo’, il medico igienista (e specializzato in tossicologia) Ernesto Spara-cazzate-Lesto. Buon pro gli faccia... Le 9750 dosi per la "vaccinazione simbolica" del 27 dicembre sono state tutte usate; nei giorni successive si è andati un po' a rilento per motivi vari, fra la cui la disorganizzazione. Tacerò riguardo le sparate sulle quote e scadenze da rispettare, anche perchè è davvero difficile stargli dietro: c'è chi afferma che saranno 13 milioni entro il 31 marzo; 38-42 milioni di vaccinati nei primi tre trimestri; immunità di gregge al 60-70-80 per cento della popolazione, tombola! É anche una questione di aritmetica: 13 milioni in 12 settimane fanno un milione e spiccioli ogni sette giorni (sabato e domenica compresi); in 24 ore ne vanno fatte 154.762, quindi 6.449 ogni 60 minuti. Infine — particolare non da poco — questi valori vanno "raddoppiati" poichè la seconda dose va iniettata entro 3-4 settimane. Comunque sia, se volete sapere a che punto siamo cliccate qui; alle 17:04 erano 46.506 le persone che avevano ricevuto la prima dose ¦fonte¦ (comprendenti le 9.750 del 27 dicembre e 469.950 consegnate fra il 31 dicembre e 1° gennaio). Chissà chi sono i 2226 che figurano come Personale non Sanitario; va 'ia, va 'ia. Passerei ad intermezzo più leggero: oggi la persona più longeva del mondo compie 118 anni! Ovviamente si tratta di una donna, e giapponese: Kane Tanaka. Nacque in un villaggio nell'isola di Kyūshū, prefettura di Fukuoka; era prematura e fu nutrita con il latte di diverse donne poiché la mamma non ne aveva. Si sposò nel 1922 con un cugino; la coppia ebbe quattro figli (due maschi e due femmine, non sopravvissute). Forse per questo fu adottata la seconda figlia della sorella del marito; ma la sua vita fu breve: morì nel 1945 a 23 anni per cause non specificate. Nel 1947 ritornò a casa, dalla Siberia, un figlio fatto prigioniero nella Seconda guerra mondiale. Nel 1952 Kane Ota si convertì al cattolicesimo anche se non aveva mai nascosto la venerazione per le divinità Kami. Lavorò nel negozio (vendita di shiruko e udon) del marito fino all'età di 63 anni; poi decise di "mettersi in proprio" facendo la fioraia. Quando arrivò agli ottanta, decise di ridurre l'orario lavorativo; il 1993 fu un annus horribilis: perse il marito, e venne operata di cataratta. Comunque aveva avuto diversi problemi di salute: febbre tifoide a 35 anni, operazione per tumore (sicuramente benigno) al pancreas a 47 anni, rimozione di calcoli alla cistifellea quando era 76enne ed infine un CRC quando ne aveva 103... Nel settembre 2018, all'età di 115 anni, si è infine trasferita in una casa di riposo a Higashi-ku nella prefettura di Fukuoka. Passa il tempo giocando a Othelio, facendo calligrafia e calcoli; quando può passeggia per i corridoi della struttura. Ha ancora un buon appetito; mangia riso, pesce e zuppa e beve molta acqua. Adora i dolci ed il caffè in lattina. A suo dire, il segreto della longevità sta nel dormire sonni tranquilli eheheh. É decana dell'umanità dal 22.07.2018, quando si spense la connazionale classe 1901 Chiyo Miyako; il “Guinness dei primati” gli ha confermato questo titolo il 09.03.2019: allora aveva 116 anni e 66 giorni. Il successivo 18 giugno è rimasta l'unica persona del 1903 poichè era morta Maria Giuseppa Robucci (più giovane di un mese e mezzo). Il 2 gennaio 2020 è stata festeggiata da tutto lo staff della struttura, dai parenti, amici e gli altri ospiti della casa di riposo. Per l'occasione, ha consumato una torta davanti alle telecamere delle principali agenzie di stampa. Il 12 settembre, per la ‘‘festa nazionale del rispetto per gli anziani’’/Keirō no Hi, consumò una fetta di torta realizzata appositamente. Dopo una settimana, il 19 settembre, superò il primato della connazionale Nabi Tajima (deceduta all'età di 117 anni e 260 giorni). Diventò la terza persona più longeva in assoluto dopo Jeanne Calment (1875-1997) e Sarah Knauss (1880-1999). Per l'occasione mangiò una tavoletta di cioccolata bevendo anche della Coca Cola. Infine per la festa di compleanno di oggi, 118 anni tondi tondi, ha mangiato — golosona — una torta ai lamponi ¦link¦. É sopravvissuta all'influenza Spagnola, alla seconda guerra mondiale (compresa la bomba atomica che esplose nella vicina Nagasaki) e al covid-19. Ha dichiarato di voler arrivare a 120 anni; Dio/Kami piacendo, è stata invitata per fare la tedofora il prossimo 11 maggio; porterà la fiamma olimpica per 200 metri sulla carrozzella, spinta da una parente... Dopo questa lunga parentesi sull'anziana più anziana, segnalo che domani compirà 18 anni Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg (giusto un secolo in meno della supercentenaria giapponese). La ragazza non è ancora maggiorenne perchè in Svezia lo si diventa a 21. La forse più sorridente Greta ha già detto che <<non vuole regali>> eheheh. Anche lei è contenta per l'elezione di Biden e chissà che non venga invitata alla Casa. Tanto quel vecchio babbione (che la definì <<ragazzina ridicola>>) dovrà prima o poi sloggiare; o no?  Adesso passerei ai "numeri" della pandemia nel mondo: 86,4M casi e 1,83M decessi. Gli Stati Uniti hanno superato le 20 milioni di persone infette; finora il 3% dei casi attivi si è chiuso con exitus/morte [356mila]. I contagi giornalieri sono scesi sotto le 200mila unità dopo punte di 234mila (il 30 e 31 dicembre); anche i morti seguono un analogo andamento: 3-4 giorni "con picco" [tre-quattromila] e poi altri con valori molto più bassi. Trump si è preso il merito del vaccino, e finalmente, ha fatto qualcosa di sensato: prorogare le restrizioni. Intanto continua imperterrito nella sua battaglia insensata, ed inutile visti i risultati (nessun ricorso accolto); pure il vicepresidente, finora a lui fedele, si è rifiutato di seguire una mozione bislacca [leggi]. Un giudice federale del Texas ha dato ragione a Pence respingendo un'azione legale di un deputato repubblicano. Comunque sembra certo che diversi sciamannati faranno ostruzionismo nonostante l'indicazioni del leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnel. Il loro obiettivo è fermare il Congresso per due inutili ore di discussione per ogni obiezione; basta almeno un membro della Camera e uno del Senato. L'appuntamento è inderogabilmente fissato per il 6 gennaio, alle 13 locali [ora della capitale]. Il presidente del Senato/vicepresidente degli Stati Uniti si limiterà a vigilare durante la lettura dei voti elettorali stato per stato; ogni volta chiederà se ci sono obiezioni da parte di deputati e senatori. Queste vanno presentate subito per iscritto con l'appoggio di almeno un membro dei due rami del Congresso. Alla fine del dibattito ci sarà un voto sia alla Camera dei Rappresentanti che al Senato; solo se entrambe l'assemblee sono concordi verrà bocciata quella conta del Collegio elettorale. Visto che al Senato la maggior parte dei repubblicani ha ormai accettato il responso del 3 Novembre, potrebbe accadere che ci siano delle doppie bocciature... L'attenzione sarà rivolta anche ai ballottaggi in Georgia: ci sono da assegnare due seggi, finora in mano repubblicana. Dovete sapere che in questo ormai ex feudo [colore del GOP] esiste la legge elettorale più complicata degli Stati Uniti. Per il Senato, un posto viene assegnato con il solito sistema: due candidati e vince chi supera il 50%. L'altro posto, nella cosiddetta special election, è un tutti contro tutti; teoricamente possono appartenere allo stesso partito. Però se nessuno raggiunge il quorum del 50%+1, si deve rivotare in un ballottaggio fra i primi due. Nell'elezioni dello scorso novembre nessun candidato per i due seggi ha raggiunto il quorum; quindi si è dovuto procedere al ballottaggio. Si sfideranno quattro candidati: due incumbent/uscenti repubblicani e due democratici. Iniziando da questi, il 33enne Jon Ossoff è un avvocato — ma anche affermato documentarista — che si è fatto le ossa come assistente dello storico leader dei diritti civili John Lewis. Di padre lituano, si professa ebreo (che per i nostalgici del KKK sono feccia al pari dei papisti/cattolici, neri/afroamericani, ecc. ecc.). Il suo sfidante è David Perdue: georgiano doc, figlio d'insegnanti e probabilmente ammanicato essendo cugino di un ex governatore. Da imprenditore è diventato CEO della Dollar General; ha millantato di aver costruito 2.200 punti vendita. Sicuramente è abbastanza ricco visto che abita in un'isola tutta sua, fra quelle a largo di Georgia e Florida... L'altro sfidante dem è il 51enne Raphael Warnock reverendo battista, afroamericano; ad Atlanta da 15 anni occupa il ruolo che fu di Martin Luther King nella Ebenezer Church. Nel 2007 diventò il più giovane pastore in tutta la storia della chiesa battista. Sua mamma, negli anni '50, raccoglieva cotone; un "impiego" dei suoi avi che temevano i ‘cappucci’ a cavallo: potevano lasciare una croce infuocata davanti casa, ululando nella notte come fantasmi, oppure fare anche peggio... Nella Georgia, ultima colonia fondata da Giorgio II (tipico stato del Sud: bassa densità abitativa, agricoltura come fonte di reddito, abitanti in larga maggioranza evangelici e conservatori) Warnock ha dovuto subire accuse e lordure [leggi]; immaginate che farneticherà ‘Donaldo’ nella sua arringa ai bifolchi locali in quello stato della Bible Belt. La sfidante di Warnock è Kelly Loeffler, nominata dal governatore della Georgia al posto di un senatore dimessosi il 31.12.2019. Essendosi sposata con il fondatore e CEO di IntercontinentalExchange, è risultata essere la più ricca senatrice degli Stati Uniti. Giusto un anno fa prese servizio, dimostrandosi — da prima senatrice donna della Georgia — una trumpiana di ferro (anche se non molto simpatica al tycoon). Era dal 1992 che la Georgia non votava un candidato dem come Presidente e dal 2004 al Senato manda rigorosamente repubblicani/e (vedi Kelly Loeffler). L'urne chiuderanno all'una italiana di mercoledì 6; i risultati dovrebbero essere definitivi per le 18. Anche stavolta dovrebbero essere decisive le contee di Atlanta e Savannah, la cui popolazione afroamericana fu decisiva per la vittoria di Biden. Ricordo che in caso di doppio successo dei dem, il Senato sarebbe in perfetta parità: 50 a 50; ma per regolamento sarebbe il vicepresidente, anzi la vicepresidente Kamala Harris, a far\e la differenza. Il controllo della ‘Camera Alta’ da parte dei democratici manca dal 2014; ma per tornare ad un Congresso "democratico" bisogna risalire al biennio 2008-2010 visto che dall'elezioni di metà mandato persero la Camera [leggi]. Passando adesso alla situazione della pandemia in altri paesi, Bolsonaro si è tuffato tra la folla e 195mila concittadini sono passati a miglior vita; in Nuova Zelanda si è potuto festeggiare il nuovo anno all'aperto visto che la seconda ondata è sotto controllo da ottobre; in Giappone si valuta lo stato d'emergenza poiché, per la prima volta, Tokio ha visto più di mille contagiati in 24 ore [leggi]. Nel Vecchio Continente peggiora la situazione nel Regno Unito, ufficialmente fuori dall'Ue dalla mezzanotte di ieri; i contagi giornalieri hanno sfiorato le 60mila unità! ‘Boris’ sta preparando un lockdown ancora più stretto, forse a livello nazionale come nella scorsa primavera [leggi]. La Francia rafforzerà il coprifuoco "selettivo", cioè più lungo a seconda del livello di contagio in ogni dipartimento. La Germania — a cui ‘Angela Dorothea’ ha parlato per l'ultima volta la sera del 31 dicembre — quasi sicuramente prorogherà il lockdown [leggi]. Le vaccinazioni in Germania sembrano procedere a rilento; addirittura nelle rsa si fanno con una lotteria! Israele è già al 10% della popolazione vaccinata; curiosamente città e villaggi palestinesi sono in fondo alla lista [leggi]. Adesso inizia la "sequenza di chiusura"; prima i consueti url a tema: pagina worldometers.info [situazione per ogni paese del mondo]; statistiche coronavirus in Italia [con report dal 24.02.2020]. A seguire, la rubrica dei giorni: dom. 27, lun. 28, mar. 29, mer. 30, gio. 31 Dicembre2020▌▐gio. 1° Gennaio2021, sab. 2. La Fiorentina nell'ultime due gare ha quattro punti: 1-1 con l'Hellas in casa e un clamoroso 0-3 a Torino contro la Juve! Iniziando dalla sfida casalinga di sabato 19 dicembre, Prandelli ha deciso di mettere in campo Igor in difesa e Barreca a sinistra al posto rispettivamente di Caceres e Biraghi; finalmente Montiel è potuto andare in panca; sia lode... Dopo 80" di gioco il sig. Francesco Fourneau ha deciso di ergersi protagonista indicando il dischetto per un mezzo-fallo di Barreca su Salcedo. Il fischietto romano non è nuovo a certi "protagonismi", vedi la finale di Coppa Italia serie C Venezia-Matera del 2017; i colleghi al var però non era dello stesso avviso e — dopo quasi 5’ — l'hanno convinto ad andare al monitor sul bordo campo. Il tapino si è letteralmente arrampicato sugli specchi scegliendo fra Barreca (sgambettato da Salcedo) oppure Igor (reo di una gravissima infrazione: braccio sul petto dell'avversario). Fatto sta che non ha cambiato idea: rigore, poi trasformato da Veloso. Al 19’ si sono invertite le parti: Gunter entra da dietro su Vlahović; è un "mezzo rigore" ma tanto basta al fischietto della sezione di Roma-1 per decretare la massima punizione. Sicuramente il "direttore" di gara/sciagura in maglia ha applicato la cosiddetta compensazione, quindi sbagliando due volte. Stavolta non ci sono state lungaggini e così dal dischetto l'attaccante serbo batteva il portiere avversari con un tiro radente e centrale; 1-1! La gara si è spenta fino all'intervallo: troppa la paura di perdere per entrambe le squadre. Nella ripresa l'Hellas, priva di Kalinic e Di Carmine, si è reso pericolosa prima con Magnani e poi sopratutto con Lazovic; il centrocampista serbo, libera ottimamente da un compagno, si è involato verso Dragowski. Questi è stato bravo a rimane in piedi e chiudere lo specchio, così l'ha "ipnotizzato" costringendolo a tirargli sulla coscia fiuu... La ‘Viola’ ha avuto un'unica occasione per vincere, ma l'inzuccata di Milenkovic (su sponda di Pezzella) sfilava vicinissima al palo. Segnalo che l'arbitro ha coronato il suo già pessimo arbitraggio con la mancata espulsione di Bonaventura: l'ammonisce per un gomito su Ceccherini, ma poi sorvola su un identico fallo; per dimostrare la sua malafede mostra il cartellino allo scaligero per un intervento davvero veniale [leggi]. Prandelli deve rimandare ancora l'appuntamento con la vittoria da quando è tornato alla Fiorentina; tre punti grazie a tre pareggi casalinghi (su sei gare); ultimo successo il 25 ottobre, 3-2 sull'Udinese al “Franchi”. Vlahović è alla seconda rete consecutiva, seppure dal dischetto; ma rispetto alle gare precedenti è in crescita. Non altrettanto si può dire dei compagni... La situazione in classifica è molto delicata: pari punti con lo Spezia al quartultimo posto; il baratro della serie B è solo quattro punti sotto con Genoa e Torino a quota 7. Adesso passerei a Juventus-Fiorentina di martedì 22 dicembre, anticipo della 14ª giornata. Prandelli ha schierato un accorto 5-3-2 con Borja Valero regista e Amrabat mezzala in sostegno della coppia offensiva Ribery e Vlahović. Buonaventura, Pulgar, Kouame si sono accomodati panca; Montiel ancora una volta in tribuna. La gara ha visto al 3’ il gol dei gigliati, al primo affondo: FR7 dal centrocampo inventa un passaggio chirurgico per Dušan V. che scatta sul filo del fuorigioco; l'attaccante serbo si porta aventi il pallone con il sinistro e batte Szczesny in uscita! La Juve non reagisce e al 18’ rimane in dieci per un fallaccio di Cuadrado su Castrovilli; l'arbitro inizialmente aveva ammonito il giocatore, ma poi su richiamo del var va allo schermo a bordo campo e poi l'espelle. Pirlo ha così tolto Ramsey a favore di Danilo; poco dopo Bonucci perde palla innescando il contropiede viola che porta Castrovilli a tirare a botta sicura, ma Szczesny salva miracolosamente! Il primo tempo si chiude con un tiro di CR7 sull'esterno della rete ed una disattenzione difensiva che poteva costare caro, ma Dragowski è intervenuto tempestivo in una scivolata al limite. La ripresa è iniziata con una bella cantonata dell'arbitro, non assistito da sciagura-Mazzoleni al var: il fallo di Borja Valero era da giallo e quindi doveva essere espulso perchè già ammonito. Prandelli l'ha subito sostituito con Pulgar; chissà perchè lo spagnolo non l'ha presa benissimo eheheh. Al 57’ Ronaldo realizza di testa, ma fortunatamente per la Fiorentina è in fuorigioco. Un minuto dopo il fuoriclasse portoghese cade in area: sarebbe un quasi-rigore ma non per La Penna... Al 63’ Pulgar raccoglie di controbalzo un palla respinta dalla difesa; la bordata finisce sui cartelloni ad un paio di metri dal palo. Al 71’ F. C. — fino allora in ombra anche per le discrete stecche dagli ex compagni — fa vedere un pezzo forte del suo repertorio: scatto, dribbling e tiro da posizione defilata. Comunque sia, Bartłomiej respinge la palla in angolo. Mancato il pareggio, arriva beffardo il raddoppio: 75’, Biraghi crossa nel mezzo dopo aver ricevuto palla da Ribery; un bianconero manca la sfera e Sandro — per anticipare Kouamé — devia nella propria porta!! Al 77’ il sig. La Penna ne commette un'altra: non giudicando da rigore un fallo di Dragowski su Bernardeschi; il barbuto portiere polacco si era fatto sfuggire maldestro un palla innocua per poi atterrare l'avversario. L'ex giocatore viola è andato su tutte le furie; idem ha fatto Merdev Nedved che con la sua acconciatura alla “Scemo & più scemo” se ne è andato via dalla panchina a bordo campo. Mazzoleni, uno dei più scarsi arbitri mai visti (che faceva bene a ritirarsi dopo la malattia), ha pure controllato al var... Tornando a ‘Raffaella Carra’, buon ex giocatore ma dirigente mediocre, si è perso il tris di Caceres (con il tacco) ed il quasi gol di Bonaventura eheheh. L'arbitro ha infine "umiliato" i bianconeri non concedendo il recupero, particolare che il radiocronista-ultrà Guetta l'ha rimarcato con somma gioia. Anche quella di aver "rubato" all'odiata Juve non è poco; stavolta gli episodi dubbi sono stati valutati a favore della Fiorentina, una congiunzione astrale che chissà quando si ripeterà. I bianconeri — che non ci sono abituati — l'hanno digerita male; ma il calcio va anche così... Intanto il sig. La Penna è stato "lasciato a casa"; non ha ricevuto designazioni; curioso vero? Tornando al magico post-gara del 22.12.2020, data che rimarrà scolpita nella memoria del tifo viola. dagli spogliatoi Ribery ha pubblicato foto e video dei giocatori che stavano festeggiando; alla stazione di CdM, verso le 3, c'erano una cinquantina di tifosi/e che hanno sfidato freddo & coprifuoco eheheh. Questa vittoria al ‘Juventus Stadium’ vale platino: nessun ci aveva mai vinto per 0-3! Prandelli ha così conquistato i primi tre punti da quando è tornato a Firenze; Vlahović è alla sua terza rete consecutiva, di cui una — su azione — da tempo immemorabile. Un altro aspetto importante è l'aver fatto il pieno di fiducia e morale; davvero un bel regalo di Natale. La classifica è notevolmente migliorata anche per i rovesci di Cagliari, Parma, Spezia; la ‘Viola’ si trova in 14ª posizione con 14 punti, al pari del Cagliari ed un gradino sotto Bologna e Udinese. Immagino che la società sfrutti il "mercato di riparazione" che si aprirà lunedì 4 per chiudersi il 1° febbraio. Infine segnalo che le prime due giornate del nuovo anno vedranno un "ritorno al passato": ben sette gare alle 15, come i bei tempi andati! Dal 1998 era accaduto solo tre volte che la maggior parte delle gare si giocassero alla stessa ora; l'ultima fu il 29.12.2018. Direi di passare alle prime due gare del 2021; s'inizia niente-poco-di-meno-che con ‘il derby dell'Appennino’: F.(14,14ª*)Bologna(15,15°*)0-0sintesi15:00 di domani, g. 15. Poi la ‘Viola’ sarà di scena all'Olimpico di Roma contro i locali: Lazio(22,)F.(15,13ª*)2-1sintesi15:00 del 6, g. 16. * a pari punti con un'altra squadra. Domenica 19 dicembre, ovviamente 2020, l'Aglianese ha perso di brutto a Fiorenzuola: 5-1! Il passivo è indubbiamente pesante, ma i neroverdi sono stati in partita fino al 3-0 dei locali. Mister Colombini non ha potuto schierare Kouko; al suo posto Russo. I locali in maglia rossa fiammante sono andati in vantaggio al 4’ con Perseu, abile a spedire alle spalle di Ansaldi un palla servitegli da un compagno che ha colpito di controbalzo. Al quarto d'ora Panelli svetta in mischia e colpisce il pallone che arriva da calcio d'angolo; ma il portiere locale in maglia canarino Battaiola salva in maniera prodigiosa! Successivamente un giocatore "neroverde" (in montura con strisce nereverdi) cade in area; poteva starci anche la massima punizione; poi la palla respinta viene calciata verso Battaiola, che respinge di piede. Al 40’ Oneto serve di tacco Colantonio che si strattona con Collacchioni; il giocatore cade in terra e l'arbitro indica un dubbio rigore, poi trasformato da Bruschi. Al 46’ ci si mette pure la sfortuna perchè un tiro a botta sicura di Brega viene respinto da un avversario sulla linea! La ripresa si apre con il 3-0 di Bruschi, abile a colpire la testa anticipando l'avversario, il numero 2 Gasco. Nota a margine: in questa stagione ogni squadra può scegliere anche la numerazione progressiva, insomma quella da 1 ad 11; l'Aglianese usa questa, e anche il Fiorenzuola. Il 4-0 al 56’ è sicuramente colpa di Ansaldi che rilancia maldestro sui piedi di Bruschi; l'attaccante non ci pensa due volte e segna con una beffarda palombella. Al 71’ Ferri, pressato da Brega, appoggia corto per il portiere; l'attaccante viareggino s'impossessa della sfera s'invola verso la porta e segna il gol della bandiera. Purtroppo Bellazzini s'infortuna; ma mister Colombini, avendo già fatto le cinque sostituzioni, deve lasciare la squadra in dieci. Infine Arrondini realizza il 5-1 finale, un passivo davvero pesante. La vicecapolista, a due punti dai neroverdi, curiosamente avevano vinto 5-1 la gara precedente in casa del fanalino di coda Corticella. Le loro vittorie consecutive sono adesso quattro, dopo un inizio non esaltante (0-1 a Prato, 3-1 sulla Pro Livorno, 0-0 a Marignano). L'Aglianese si ferma alla sesta incassando in un'unica partita tanti gol quanti ne avevano subiti nelle prime cinque dall'esordio. Comunque sia, i neroverdi non perdevano dal 08.12.2019. Curiosamente quella fu la gara di debutto per Colombini in panchina dopo l'esonero di Iacobelli, avvenuto in seguito al 3-0 a Montevarchi (ultima sconfitta in trasferta). Il tecnico, ex calciatore nativo di Calci, nelle successive 11 gare di campionato vide questo score: tre vittorie (di una in trasferta) e otto pareggi (fra cui la quasi vittoria ad Albalonga svanita in zona Cesarini ed il 3-3 casalingo con il Grassina all'ultimo secondo di recupero). Quella gara, giocata il 1° marzo, fu l'ultima del campionato prima dello sospensione causa covid. Contando la sconfitta all'esordio, le successive undici gare, le prime sette di questo campionato il computo è di: 9 vinte, 8 pareggiate, 2 perse. Adesso salterei a mercoledì 23 dicembre quando al “Germano Bellucci” è arrivata la Correggese, squadra d'alta classifica avendo vinto l'ultime quattro gare disputate (e con ben tre rinviate!). Mister Colombini, in tribuna perchè squalificato, non ha potuto schierare Bellazzini (ancora alle prese con un infortunio); invece Kouko ha sì recuperato, ma non da giocare fin dall'inizio e quindi si è accomodato in panca. Al suo posto, in attacco, c'era Di Vito che dopo soli 3’ segnava il vantaggio: azione da corner, il numero otto? arriva in corsa e ciabatta la sfera — che passando fra una selva di gambe — diventa un assist per Di Vito. Questi, in probabile fuorigioco, devia di tacco alle spalle del portiere! Inutile aggiungere le veementi proteste dei giocatori emiliani... Comunque sia, gli ospiti si sono fatti vedere con una staffilata alta di pochissimo sulla traversa della porta difesa da Ansaldi. Ancora una volta è entrata in gioco la dura legge del calcio: al Brega realizzava di testa su cross dalla sinistra al 26’; metà frazione è poi sfilata senza particolari occasioni. La ripresa si è aperta con l'espulsione del centravanti ospite per un doppia ammonizione; la palla era stata buttata fuori per soccorrere un neroverde a terra, ma non si è ben capito quale fallo passibile di cartelllino abbia ravvisato il sig. Diop di Treviglio... L'Aglianese in undici contro dieci ha sfiorato in varie occasioni il 3-0: prima un palo interno del numero 20 e poi un salvataggio sulla linea, sempre sul tiro dello stesso giocatore. Infine Russo, entrato all'88’ per Giordani, vede annullarsi un gol per un fuorigioco che non c'è assolutamente; ma poi realizza, a pochi secondi dal termine del recupero, con un tocco radente su azione di contropiede. Questa vittoria, molto contestata dai reggiani perchè condizionata dall'arbitro, fa chiudere l'anno con una buona dose di fiducia. Serviva dopo la batosta a Fiorenzuola d'Arda, poco ma sicuro. Le squadre dietro hanno steccato, vedi l'1-1 casalingo di Prato e Fiorenzuola; la Pro Livorno ha fatto peggio perdendo con il Rimini, in risalita. La squadra laniera, che la scorsa stagione fu beffata dalla Lucchese per un punto, non ha ancora trovato la quadra; nella gara di recupero è stata sconfitta a Montemurlo dal Lentigione; adesso è a mezza classifica. Anche il Fiorenzuola deve recuperare un partita e si trova a -5 dalla vetta insieme al sorprendente Progresso. Dopo aver scritto, anche troppo, indico la prima gara dell'anno che guarda caso è: Progresso*(17,II**)A.***(22,I)2-2Tvl14:30 del 6, g. 10. * due gare in meno. ** con il Fiorenzuola. *** una partita in meno. Ci si ribecca sabato 9 quando anche l'Epifania si sarà già portata via queste festività in cui c'è stato ben poco da festeggiare. Buon fine settimana, ancora "rosso", da ‘Br73 48enne-a-millesimo’ Raffaele.

 P.S.  Nell'ultime settimane si sente spesso parlare di "rimpasto", cioè un cambiamento della compagine di governo senza le dimissioni del presidente del Consiglio. Solitamente si spostano/creano sottosegretari come fanno i cardinali con i vescovi eheheh. A parte gli scherzi, si può arrivare anche all'avvicendamento di ministri, ma questi devono prima dimettersi perchè il premier mica può sfiduciarli [leggi]. Al tempo del Fascio la propaganda denominava il rimpasto come "rotazioni"; ogni due-tre anni il Duce avvicendava i ministri a suo insindacabile discrezione. Per la cronaca, il governo Mussolini rimase in carica dal 31.10.1922 al 25.07.1943 con lo stesso presidente del Consiglio (‘lo Zio’) e ministri che s'avvicendavano nei 28 ministeri... Con l'avvento della Repubblica, si susseguirono frequenti le crisi di governo; lo scioglimento delle Camere invece accadde solo nel 1972. Con la ‘Seconda Repubblica’, specie dopo il consolidarsi del sistema maggioritario e bipolarismo, si è usato il "rimpasto" per scongiurare le crisi di governo, l'elezioni anticipate o anche rilanciare l'immagine dell'esecutivo. Comunque sia, la stella polare era il cosiddetto manuale Cencelli Essenziale, allora come oggi, è che che il premier sia il leader del partito di maggioranza o della coalizioni di partiti; sennò si rischia le dimissioni dell'intero gabinetto di governo. Berlusconi fece un rimpasto corposo nel maggio 2011, ma non servì perchè dovette dimettersi a novembre. Renzi fece lo stesso a febbraio 2016 per poi schiantarsi sul referendum costituzionale. Riguardo il presente, ‘Giuseppi’ sembra accettare questa "soluzione" piuttosto che porre le dimissioni nelle mani di Mattarella. A quel punto, mica sarebbe automatico un Conte-ter; Dio non voglia che gli siano affiancati due vicepremier. Comunque sia, sono GIOCHETTI INUTILI PER IL POPOLO (specie in tempo di pandemia con mancati o insufficienti ristori, continue e contraddittorie misure restrittive, chiusure delle scuole, saturazioni degli ospedali e chi ne ha più ne metta).

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