◄─ 15.03.'20

domenica 22 marzo 2020, ore 19:00

29.03.'20 ─►

Rieccomi ancora una volta di domenica, ultimo giorno di un'altra settimana campale (causa covid). L'epidemia in Italia si aggrava giorno dopo giorno, specie nelle province di Brescia, Bergamo e buona parte della Lombardia. L'Oms ha dichiarato che la malattia da coronavirus [COVID-19, COronaVIrus Disease 19] è pandemica. Per definizione, viene dichiarata tale una una malattia contagiosa che si diffonde in almeno due continenti. Secondo questa scala di valutazione, la pandemia da virus SARS-CoV-2 [Severe Acute Respiratory Syndrome CoronaVirus 2] va considerata di categoria 5. Tale "soglia" è fissata per un tasso di letalità maggiore/uguale a 2,0%. Gli ospedali nelle ‘zone rosse’ vedono quasi esauriti i posti in terapia intensiva. Nell'altre regioni, a parte Emilia e Marche (con centinaia di casi), la situazione è per così dire "meno peggiore". In Toscana si è osservato un'impennata per colpa dell'orda di lumbard che invasero la Versilia nel weekend del 7-8. Costoro, impauriti dall'imminente chiusura della Lombardia, se ne erano andati nelle loro case a Forte dei Marmi... L'esecutivo ha seguito ‘Confindastria’ che voleva le fabbriche aperte quant'è vero Iddio; ma poi verso le 23:30 di sabato, ‘Giuseppi’ è andato in onda su tutti i canali — pure social — per annunciare un'altra stretta: resteranno aperti farmacie, parafarmacie, alimentari, supermercati e altre attività essenziali. L'elenco è qui consultabile. Il premier, nella sua immensa lungimiranza, ha deciso che edicole e tabaccai possono rimanere aperti; quindi ognuno sarà autorizzato ad uscire per prendere il giornale, o coltivare il vizio del fumo alé! Invece l'attività fisica sarà ridotta, rigorosamente vicino casa. Un'altra "grida" vieta di spostarsi dal proprio comune senza i famosi motivi (spesa, salute propria e dei famigliari, lavoro nei cosiddetti servizi essenziali). L'idee di chi ci governa sono varie, ma molto molto confuse. La questione delle mascherine ne è un esempio: solo ieri il Viminale avrebbe chiarito che la popolazione deve usare detti dpi, ma senza valvola. Questo perchè viene filtrata solo l'aria ispirata, ma non quella espirata; se una persona fosse infetta, contagerebbe a sfare. Cliccando qui vedrete uno schema con i tipi di mascherine e chi deve utilizzarle. Le mascherine, specie quelle più sofisticate (FFP2/FFP3), andrebbero lasciate al personale sanitario oppure chi è "a rischio" (come immunodepressi o malati cronici) dovrebbe proteggersi. Il tampone viene fatto solo a chi presenta sintomi come febbre, tosse secca, affanno, ecc. I tempi spesso sono lunghi come se si dovesse analizzare il dna... Ricordo che soglia d'allarme per la temperatura corporea è 37,5 gradi. Questa infezione sembra avere nel nostro paese un tasso di letalità molto più alto di quello registrato nell'Hubei, dove si trova Wuhan. Proprio in Cina da giorni non si registrano contagi; purtroppo non si può dire altrettanto per l'Italia in testa alla "classifica di contagi & morti"; seguono: Spagna, Iran, Sud Corea e Stati Uniti (dove ‘Donaldo’ aveva minimizzato come solo lui sa fare). A proposito di gentaglia, la professofessa M. R. G. è stata diffidata per certe sue dichiarazioni; una su tutte: l'influenza più letale del coronavirus! Voglio altresì ricordare che il Fq ha concesso varie interviste a questa sciamannata; quindi con me Travaglio & company hanno chiuso. Come ormai accade da qualche tempo, indico dei link sul covid: pagina worldometers.info (tasso di letalità, distribuzione per età); LIVE coronavirus; pagina GEDI-Repubblica (con il trend dal 24 febbraio, le province più colpite, numero dei tamponi eseguiti, casi in terapia intensiva); pagina lab24-ilSole24ore (con rappresentazione a cerchi dei casi fuori dalla Cina). Come al solito, ecco le "rubriche di chiusura": dom. 15 marzo, lun. 16, mar. 17, mer. 18, gio. 19, ven. 20, sab. 21/ieri]; rassegna di foto atlantiche (mercoledì 11-giovedì 19). Di quest'ultime ne ho scelte cinque: Ispiaggia senza bagnanti a Miami, nello ‘stato del sole’ per eccellenza. IIbagnante che non vuole lasciare la spiaggia brasiliana di Icarai nonostante una pattuglia della Guarda Municipal. IIIfamiglia italiana che sul balcone della loro casa di Roma espongono lo striscione ANDRÁ TUTTO BENE. Babbo, mamma e figlio sono bardati con la mascherina; il capofamiglia è di fede giallorosso visto che ha in mano una bandiera con i colori della ‘Magica’. IVstudenti, due effe ed un emme, dell'Università di Washington che fanno incetta di cibo in scatola come se non ci fosse un domani... È accaduto a Krasnojarsk, Siberia centromeridionale per la Maslenitsa che segna la fine dell'inverno e l'inizio della quaresima prima della Pasqua ortodossa. Vle cascate dell'Iguazú, maestose e ovviamente senza persone che l'ammirano. Direi che è tutto; ci si becca fra una settimana, sabato o domenica; se credete, pregate e preghiamo, mercoledì 25 (che a nove mesi dal Natale, sarebbe l'Annunciazione) e venerdì 27 quando il Papa terrà una benedizione Urbi et Orbi.

 P.S.  La matematica non è un'opinione, nelle epidemie/pandemie ancora meno; tasso di letalità & R sono parametri fondamentali per definire un'ondata influenzale. L'ultima che fece migliaia di morti nel Belpaese fu la cosiddetta influenza spaziale nel 1969-1970. Si stima che infettò 13 milioni di persone e ne uccise 5000; la sua mortalità fu poco superiore a quella dell'influenza stagionale. Ben più severa fu l'Asiatica che nel 1957-1958 colpì un italiano su due, l'85% tra i 6 e 14 anni [leggi]. La conta dei morti fu molto maggiore: circa 30mia in Italia, dai 2 ai 4 milioni nel mondo. Il tasso di letalità fu stimato essere 0,1-0,2%; il vaccino servì ad estinguerla entro il 1960. Il Novecento si era aperto con la più grave pandemia dell'umanità: la febbre/influenza spagnola. In tre ondate infettò un terzo dell'umanità. Quindi si parla di 500-600 milioni; i decessi furono stimati in almeno 20, ma più probabilmente 50; altre stime arrivano a quantificarne 100! La mortalità fu estremamente variabile: 0,7% in Giappone, 44% in Cameron, più della metà in Brasile, 5% della popolazione indiana, 40% in Alaska, 9% nel Sudafrica. I 2/3 dei decessi avvennero negli ultimi tre mesi del 1918; chissà perchè sembrò accanirsi sui giovani-adulti fra i 20 e 40 anni e le donne incinte. Delle persone malate, solo l'8% era ultra sessantacinquenne; probabilmente avevano acquisito una certa immunità dall'influenza del 1889-1990. Solitamente la curva della mortalità per una pandemia è a "U", invece la spagnola fu a "W" [vedi grafico dove si vede il picco di mortalità fra i 20 e 40 anni]. Colpì in tre ondate: la prima dava la cosiddetta ‘febbre dei tre giorni’ (mortale nello 0,1% dei casi), la seconda invece fu micidiale tanto da essere soprannominata ‘morte’ (per il colore del viso che finiva per diventare nero). L'ultima ondata seguì nell'inverno-primavere 1919 per esaurirsi nel 1920. Volendo fare dei raffronti con la CoVid-19, la spagnola era meno peggio: due giorni d'incubazione, pochi asintomatici, R 1,8 [contro i 2,5-3 del ‘nuovo coronavirus‘]. Allora ci fu censura tanto che solo un paese neutrale come la Spagna ne parlò. Ho scritto questo lunghissimo preambolo, perchè oggi c'è disinformazione nel conteggio dei casi. Infatti nella conferenza stampa delle 18 da parte di Borrelli si replica un errore, forse voluto: fra i cosiddetti "nuovi infetti" viene conteggiato solo chi nelle precedenti 24 ore si è ammalato. Cosa dirà quando il numero dei guariti, e dei morti, supererà quello dei positivi? Su questa sezione del portale worldometers.info potete notare che l'incremento dei casi totali per l'Italia è molto maggiore di quelli comunicati dalla Protezione Civile. La spiegazione di questa discrasia è dovuta al fatto che quel portale conteggia i casi secondo le linee guida dell'Oms. Mi meraviglio di Borrelli, dottore commercialista, che dà letteralmente i numeri; quel valore — da lui lugubremente riferito ogni sera — è l'incremento dei cosiddetti casi attivi; cioè le persone in cui si è sviluppata l'infezione.

{legenda frecce e colori}

ARCHIVIO GENERALE

 

 HOME PAGE