UN'ULTIMA FRASE {2011}

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GENNAIO

« Muoio innocente dei delitti di cui mi si accusa. Perdono coloro

che mi uccidono. Che il mio sangue non ricada mai sulla Francia! »

al popolo che assisteva in piazza pochi attimi prima dell'esecuzione

Louis Auguste de France {sposato, due figli}

(Luigi XVI, Il desiderato, Luigi Capeto, Luigi l'ultimo)

re di Francia {dal 10.05.1774 al 21.09.1792}

re di Navarra {dall'11.06.1775 al 21.09.1792}

re dei francesi {dall'11.08.1792 al 21.09.1792}

A. Versailles ¦reggia reale¦ - Parigi, 23.08.1754 06:24

Ω. Parigi ¦allora Piazza della Rivoluzione; oggi Place de la Concorde¦, 21.01.1793 10:22

 esecuzione della pena capitale: ghigliottina  link

In piena Rivoluzione francese il 5 Ottobre 1789 una folla di cittadini marciò verso la reggia di Versailles. La famiglia reale fu costretta a Parigi, nel palazzo delle Tuileries sotto stretta sorveglianza della Guardia Nazionale. Il 21 Giugno 1791 la famiglia reale tentò di riparare verso i Paesi Bassi del Sud. La loro fuga terminò a Varennes-en-Argonne, non lontano dal confine. Nell'attacco della folla al palazzo delle Tuileries del 10 Agosto 1792 morirono tutte le guardie svizzere del re e molti nobili che erano rimasti a sua difesa. L'Assemblea Nazionale diede rifugio alla famiglia reale chiudendola nel monastero dei Foglianti; il 13 Agosto il re fu posto agli arresti e rinchiuso con i famigliari nella prigione del Tempio. Il 21 Settembre l'Assemblea Nazionale dichiarò che la Francia era una Repubblica. Il 6 Novembre l'inviolabilità del sovrano fu revocata. Il processo al re iniziò il 10 Dicembre 1792; l'accusa era quella di alto tradimento. Il 12 Gennaio 1793, Luigi XVI fu dichiarato colpevole di cospirazione contro la libertà pubblica con 707 voti contro 0. Dopo 21 ore di discussione per stabilire la pena, ci fu la votazione: 361 a favore dell'esecuzione capitale, 288 contrari, 72 astenuti. Alle ore 2 del 19 gli venne letta la sentenza: decapitazione in Place de la Concorde. Luigi XVI verrà ghigliottinato alle 10:22 del 21.

FEBBRAIO

« Questa, questa è la fine del mondo. Sono contento. »

alla moglie e al figlio che l'assistevano

John Quincy Adams

diplomatico, politico, avvocato [vedi questo processo]

Presidente {dal 04.03.1825 al 03.03.1829}

A. Braintree/oggi Quincy [allora colonia inglese], 11.07.1767 11:00

Ω. Washington D.C. ¦Campidoglio¦, 23.02.1848 19:20

 emorragia cerebrale  link

JQA dopo il suo mandato presidenziale (04.03.1824-04.03.1829) dovette lasciare perchè perse le presidenziali del 1828 contro il democratico Andrew Jackson. Comunque si candidò per l'elezioni del 1830 per la Camera dei Rappresentanti; eletto per ben otto mandati consecutivi, fu il primo ex Presidente che divenne anche parlamentare. Il 20 Novembre 1846 mentre con amici faceva un giro alla nuova scuola di medicina ad Harvard cadde svenuto. Portato a casa rimase a letto per diversi giorni: probabilmente aveva avuto un lieve ictus. Comunque riuscì a rimettersi e già dal Febbraio 1847 tornò a Washington; mostrava solo qualche problema alla memoria. Il pomeriggio del 21 Febbraio 1848 la Camera dei Rappresentanti votò per dare un'onorificenza ai soldati che avevano combattuto nella guerra messicano-statunitense (ufficialmente terminata con il trattato di Guadalupe Hidalgo, firmato diciannove giorni prima). Adams si era mostrato fermamente opposto e così fu uno dei pochi a dare un voto contrario; quando fu annunciato l'esito della votazione, l'ex Presidente s'alzò e urlò «NO!». Subito dopo s'accasciò esamine per un ictus emorragico al cervello. Portato nella camera dello speaker al Campidoglio fu presto chiaro ai medici che l'estesa emorragia non lasciava speranze: John Quincy Adams si spense alle 19:20 del 23 con a fianco la moglie Louisa ed il figlio Charles Francis.

MARZO

« Æquanimitas. »

| Æquanimitas.| 

la parola d'ordine al tribuno di guardia nella sua stanza

Cesare Tito Elio Adriano Antonino Augusto Pio (Antonino Pio)

imperatore {11.07.138-07.03.161}

A. Lanuvio - Roma, 19.09.86

Ω. Lorium ¦villa¦—Roma, 07.03.161

 tre giorni di febbre dopo un'indigestione [leggi] 

APRILE

“ Sono un vinto: non vi lascio che 150 lire, più un credito di altre 600 che incasserete dalla signora...

lettera ai quattro figli

EMILIO CARLO GIUSEPPE MARIA SALGARI

"marinaio", scrittore/romanziere

A. Verona, 21.08.1862

Ω. Torino, 25.04.1911 mattina

 suicidio con un rasoio tipo seppuku [clicca]   link

MAGGIO

« I soldi non possono comprare la vita. »

al figlio

Robert Nesta Marley (Bob Marley) cantante, musicista

A. Nine Mile (Saint Ann Parish) [Giamaica], 06.02.1945

Ω. Miami ¦Cedars Medical Center¦, 11.05.1981

 melanoma [leggi qui]  link

GIUGNO

« Buonanotte gattino. »

alla moglie poco prima d'uccidersi

Ernest Miller Hemingway (‘Mr. Papa’)

scrittore e giornalista {premio Nobel® per la letteratura 1954}

A. Oak Park—contea di Cook [Illinois], 21.07.1899

Ω. Ketchum—contea di Blaine (Idaho), 02.07.1961 07:30

 suicidio [clicca qui]  link

LUGLIO/AGOSTO

« … sono anziano, voglio prendere il suo posto, perché egli ha moglie e figli. »

al vicecomandante di Auschwitz Fritzsch; 29.07.1941

RAJMUND KOLBE

(Maksymilian Maria, ‘Apostolo della consacrazione a Maria’)

sacerdote, frate francescano, missionario, editore, tipografo

{beato dal 17.10.1971, santo dal 10.10.1982}

A. Zduńska Wola – Łódź [allora Impero russo; oggi Polonia], 08.01.1894

 Ω. lager di Auschwitz ¦Blocco 11¦ – Oświęcim, 14.08.1941 12:50

 esecuzione, iniezione di fenolo  link

Nel 1907 Rajmund e suo fratello Frank furono ammessi al seminario minore francescano di Lvov. Il 4 Settembre 1910 ricevendo l'abito francescano cambiò il suo nome in Maksymilian [Massimiliano]. Anche il fratello minore Giuseppe decise di entrare nell'ordine; pure i genitori appartenevano ad ordini laici: la madre nei feliciani e il padre nei terziari. Il 1° Novembre 1914 frate Massimiliano professò i voti solenni aggiungendo anche il nome Maria. Il padre allo scoppio della Prima guerra mondiale entrò nella legione polacca per combattere con le potenze centrali (Impero astro-ungarico, Germania, Impero ottomano) nella liberazione del suo paese dal dominio russo. Purtroppo l'uomo fu preso prigioniero e visto anche il suo cognome d'origine tedesca venne impiccato per tradimento. Il 22 Novembre 1915 ottenne il dottorato in filosofia all'Università Gregoriana di Roma (prenderà anche un dottorato in teologia il 22.07.1919). Durante una partita di pallone nel 1917 subì uno sbocco di sangue segno premonitore della tubercolosi. Il 17 Ottobre 1917 lui e sei giovani seminaristi presero i voti nell'Ordine dei Cavalieri della Regina dei Cieli, ufficialmente denominata Militia Immmaculatae (MI, ‘‘Milizia dell'Immacolata’’). Il 28 Aprile 1918 venne ordinato sacerdote a Roma; dal 11.08.1920 al 28.04.1921 rimase in un sanatorio a Zakopanen sui Monti Tatra. Ma tubercolosi continuò a tormentarlo: infatti dal 18.09.1926 al 13.04.1927 ci fu un nuovo ricovero a Zakopanen; al suo ritorno aveva perso l'uso di un polmone. Il 2 Gennaio 1922 la sua Milizia mariana ottenne l'approvazione papale. Il 1° ottobre 1927 il principe Lubecki donò a Kolbe un suo terreno, situato presso Terezin (40 km ad ovest di Varsavia); lì venne fondata Niepokalanów, ‘la città dell'Immacolata′. In questa cittadella — oltre ad alloggi, una chiesa, un'infermeria, laboratori — Kolbe approntò una tipografia per continuare a stampare Il Cavaliere dell'Immacolata. Oltre ad un quotidiano di contenuto religioso tradizionale, i francescani fabbricavano oggetti di devozione. Il 16 Maggio 1931 presso il quartiere Hongochi di Nagasaki Kolbe fondò il centro Mugenzai no Sono [‘‘giardino dell'Immacolata’’ in giapponese]. L'infaticabile padre francescano progettava di diffondere il suo messaggio mariano a un miliardo di lettori, metà popolazione terrestre ed infine tutto il mondo. Negli anni Trenta le pubblicazioni giornaliere e mensili, stampate a Niepokalanów, avevano una tiratura di 230.000 e 1.000.000 di copie. Padre Kolbe ottenne la patente di radioamatore con il nominativo di ‘SP3RN’; l'8 Dicembre 1938 iniziarono le trasmissioni radio dalla cittadina mariana. Il 1° Settembre 1939 le truppe tedesche invasero la Polonia, già il 13 arrivarono a Niepokalanów. Il 19 Kolbe ed altre trentadue persone furono arrestate dalla Gestapo. Dal 21 Settembre gli arrestati furono internati nel campo di concentramento di Amtitz in Germania. L'8 Dicembre i prigionieri vennero infine liberati. Il giorno dopo raggiunsero ciò che restava di Niepokalanów devastata dai nazisti. Ai trecento rifugiati polacchi cacciati da Poznan si aggiunsero ben presto circa quindicimila ebrei; questi furono accolti negli edifici che i frati cercavano di ristrutturare. Intanto nell'Alta Slesia orientale, a poca distanza dalla piccola cittadina di Oświęcim [Auschwitz in tedesco], l'autorità occupanti identificarono un luogo per costruire un campo di concentramento. Vicino alla confluenza del fiume Sola con la Vistola, c'erano robusti edifici in mattoni di una guarnigione astro-ungarica e caserme della cavalleria dal quale le truppe asburgiche partivano per combattere contro l'esercito zarista durante la Prima guerra mondiale. Il luogo era perfetto: nel mezzo alle paludi, lontano da occhi indiscreti con importanti rami ferroviari vicino. Così il 20 Maggio 1940, insieme all'SS Gerhard Palitzsch arrivarono nel lager in costruzione trenta detenuti criminali tedeschi: il numero 5 era Hans Bock.L'"apertura ufficiale" dell'allora campo di concentramento avvenne il successivo 14 Giugno con l'arrivo di 28 detenuti polacchi. Il 7 Luglio morì il primo di questi: era stato per troppe ore in piedi durante un appello punitivo di 20 ore! Questa punizione collettiva era stata inflitta dopo la fuga di un detenuto. Quel primo fuggitivo nella storia di Auschwitz — per sua fortuna — non venne riacciuffato; altrimenti sarebbe stato picchiato, torturato, obbligato a sfilare con al collo il cartello  Evviva! Sono tornato  ed infine impiccato. Il governatore generale per i territori occupati, Hans Frank, offrì a Kolbe la possibilità di diventare oriundo tedesco; avrebbe così ottenuto la tessera annonaria e vari altri privilegi. Naturalmente Kolbe rifiutò. Il 17 Febbraio1941 quattro SS ed un interprete si presentarono a Niepokalanów. Cinque frati e padre Kolbe vennero arrestati con la pretestuosa accusa di <<aver cospirato contro i tedeschi ed aver fornito rifugio a profughi ed ebrei>>. Venti frati si offrirono al suo posto, ma non servì. Il sacerdote venne trasferito nella cella 103 del carcere Pawiak di Varsavia. Il 23 Aprile ad Auschwitz, il comandante Höss insieme al suo vice Fritzsch attuò per la prima volta la rappresaglia prevista per la fuga di un prigioniero. Scelse a caso dieci prigionieri del Blocco 2, da dove era fuggito un detenuto. I selezionati furono rinchiusi in una cella buia del Blocco 11 senza né acqua né cibo. Le guardie entravano una volta al giorno per portare fuori i morti, agli sventurati ancora vivi gli dicevano che <<sarebbero appassiti come tulipani>>. Il 27 Aprile morì il primo detenuto recluso nel Blocco 11, l'ultimo a rimanere in vita si spense il 26 Maggio. Il 28 Maggio — dopo maltrattamenti, umiliazioni, senza processo e né giudizio — padre Massimiliano venne trasferito insieme a 304 prigionieri nel lager di Auschwitz. Il giorno dopo fu contrassegnato con il numero 16670 e inquadrato nella squadra dei lavori forzati. Un giorno mentre portava un carico molto pesante al solito passo di corsa inciampò e per punizione si prese 50 colpi di frusta. I compagni di prigionia lo portarono in infermeria dove rimase due settimane, in quel luogo fra moribondi ["mussulmani" in gergo] e sofferenti continuò la sua opera di sostegno, preghiera per i vivi e benedizione per i morti che venivano portati al crematorio. A Luglio fu trasferito al Blocco 14, la squadra dei lavori agricoli. Nel pomeriggio del 29 Luglio, il detenuto polacco Zygmunt Pilawski (n. 14156) riuscì a fuggire dal sottocampo dove i prigionieri erano addetti alla mietitura del frumento. Alle 18 tutti i blocchi furono posti sull'attenti nel piazzale dell'appello, l'Appelplatz. Alle 21 gli altri prigionieri poterono tornare alle baracche per la cena; quella del Blocco 14 venne versata in un canale. Dopo una notte e mezza giornata sull'attenti, iniziò la rappresaglia prevista per la fuga del prigioniero (che non sarà mai ripreso). Il primo direttore, comandante per l'assenza di Höss, Karl Fritzsch — soprannominato ‘il macellaio’ — scelse 15 prigionieri a caso. Nello stesso tempo li indicava al subalterno Palitzsch che cancellava via via i loro numeri dall'elenco. Uno di questi, Francisczek Gajowniczek (n. 5659) scoppiò in lacrime dicendo «Addio mia sposa! Addio miei figli!». Il detenuto 16770 uscì dalla sua fila (era un'infrazione passibile di morte) e andò verso il vicecomandante. Kolbe si levò il berretto e si mise sull'attenti, Fritzsch chiese: «Che cosa vuole questo porco polacco?». Kolbe indicando Gajowniczek rispose: «Sono un sacerdote cattolico polacco; sono anziano, voglio prendere il suo posto, perché egli ha moglie e figli». Fritzsch domandò a Palitzsch chi era costui, il sottoufficiale rispose che «È un pretonzolo». Fritzsch accettò e permise al detenuto 16770 di prendere il posto del detenuto 5659. I selezionati furono denudati e rinchiusi nella cella 18 della cantina nel Blocco 11 (tristemente conosciuta come ‘il bunker della fame′). Ogni giorno, per un paio di settimane, le guardie che entravano per controllare chi era morto potevano sentire i canti, le recite del rosario che Kolbe organizzava insieme agli altri prigionieri. Mai fino allora si era sentito ciò dalle prese d'aria dei bunker. Il 14 Agosto erano in vita in quattro, solo Kolbe era ancora cosciente. Dato che serviva posto fu deciso di praticare ai superstiti un'iniezione di acido fenico cioè fenolo. Il <<criminale comune>> (un - vedi significato) Hans Bock, allora responsabile della sala degli infermi fu incaricato di terminare l'agonia dei quattro. Al momento dell'iniezione fatale, Kolbe stava pregando sottovoce; senza distogliere lo sguardo, tese il braccio sinistro a Bock e poi morì. Il corpo del sacerdote fu rinchiuso in una bara artigianale e venne portato al crematorio del campo. Il 15 Agosto le sue ceneri furono così disperse al vento. Il 28 Gennaio 1942 il certificato di morte di Kolbe fu spedito dall'ufficio centrale di Auschwitz al convento di Niepokalanów. Una dichiarazione congiunta — stilata nella terza conferenza di Mosca — dispose che quegli ufficiali tedeschi e quei membri del partito Nazista che si siano resi responsabili, direttamente o indirettamente, delle sopra citate atrocità verranno trasferiti nei Paesi nei quali i loro atti abominevoli sono stati commessi, affinché possano essere giudicati e puniti secondo le leggi di quegli stessi Paesi . Le tracce di Gerhard Palitzsch si persero il 7 Dicembre 1944 a Budapest, accerchiata dai sovietici. Alle 15 del 27 Gennaio 1945 dopo un intenso combattimento, la 60ª Armata del 1° Fronte Ucraino del generale Koniev liberò Auschwitz I e Auschwitz II [vedi schema]. L'armate dei generali Żukov, Koniev e Rokossovsky il 16 Aprile accerchiarono Berlino. Quattro giorni dopo l'artiglieria iniziò un bombardamento serrato da Marzahn, 12 km dal centro della capitale tedesca. Alle 15:30 del 30 Aprile Hitler si suicidò con un colpo di pistola nel Führerbunker della Cancelleria. Karl Fritzsch il 15.01.1942 fu trasferito come vicecomandante al lager di Flossenbürg; accusato di omicidio da parte di un tribunale delle SS, fu trasferito per punizione in un reparto di prima linea a difesa di Berlino. Morì in azione il 2 Maggio 1945, o forse si suicidò; comunque sia il suo corpo non venne mai trovato, quindi è ufficialmente disperso. Di Hans Bock non è nota la successiva sorte perché risulta disperso. Hans Frank, che aveva abbandonato Cracovia stretta d'assedio, fu arrestato dai soldati americani il 4 Maggio a Tegernsee in Baviera. Alle 02:41 locali del 7 Maggio a Reims il generale Jodl firmò la resa incondizionata dell'esercito tedesco. L'8 Maggio a Karlshorst—Berlino, quartier generale di Żukov, venne firmata la richiesta di resa incondizionata formulata dai sovietici. La Seconda guerra mondiale in Europa terminò ufficialmente alle 00:00 del 9 Maggio. Per la cronaca, il centro Mugenzai no Sonoc — costruito sulle pendici del monte Hicosan a Nagasaki — fu "risparmiato" dagli effetti del bombardamento atomico [leggi qui]. Il 22 Gennaio 1946 l'autorità polacche crearono il Supremo Tribunale del Popolo con lo scopo di processare oltre cinquemila criminali nazisti (di cui circa 1800 estradati da altri paesi). Alle 23 dell'11 Marzo Rudolf Höss fu arrestato dalla polizia militare inglese in una fattoria di Flensberg (Germania). L'ex comandante di Auschwitz fu trasferito in Polonia il 25 Maggio, la Procura di Stato elevò contro di lui l'accusa di <<crimini commessi contro il popolo polacco>>. Il Tribunale Militare Internazionale di Norimberga, nella sua ultima seduta del 1° Ottobre, condannò Hans Frank all'impiccagione. Respinto l'ultimo possibile ricorso, fu impiccato nella palestra del ginnasio di Norimberga il 15 Ottobre 1946. Il processo contro Rudolf Höss si tenne a Varsavia dall'11 al 29 Marzo 1947. Il Supremo tribunale del popolo lo condannò a morte il 2 Aprile. Due giorni dopo il condannato rinunciò all'appello per la domanda di clemenza; lo stesso giorno in cui fu tradotto nel carcere di Wadowice. L'esecuzione avvenne tramite impiccagione davanti al forno crematorio di Auschwitz il successivo 16 Aprile; il patibolo non sarà più usato ed è tuttora lì. Francisczek Gajowniczek sopravvisse ad Auschwitz e alla guerra. Il 7 Giugno 1979 un suo illustre connazionale, Karol Wojtyla, visitò il Blocco 11. Il 10 Ottobre 1982 l'ex sergente dell'esercito polacco volle partecipare alla canonizzazione del suo salvatore. La cerimonia fu tenuta da Giovanni Paolo II nella Città del Vaticano. Un religioso di nome Zygmunt Pilawski morì nel 1994 a 79 anni; non è detto che fosse proprio quel detenuto fuggito da Auschwitz il 29.07.1941. Francisczek Gajowniczek si spense novantacinquenne a Brzeg (Polonia) il 13.03.1995; fu poi sepolto a Niepokalanów. Stanislaw Ryniak, matricola 31 del 14.06.1940 (in pratica il primo detenuto polacco di Auschwitz), è morto 88enne in Polonia ad inizio Febbraio 2004. La notizia della sua morte è stata fornita dal portavoce del museo di Auschwitz il 25 Febbraio, cinque giorni dopo la sua sepoltura. Con tutta probabilità Ryniak era l'ultimo testimone vivente del gesto di Kolbe. Infatti l'allora giovane "prigioniero politico da rieducare" si trovava nella fila accanto. Il 2 Aprile 2005 Paolo Giovanni II si è spento nel Palazzo apostolico situato nella Città del Vaticano. Karol Józef Wojtyła era nato a Wadowice (48 km a nord-est di Cracovia) il 18 Maggio 1920. Il suo successore, Benedetto XVI, ha visitato il campo di Auschwitz-Birkenau il 28 Maggio 2006; naturalmente in quell'occasione visitò la cella nel Blocco 11 e lasciò un mazzo di fiori sul pavimento come aveva fatto il suo predecessore il 07.06.1979. Ratzinger annunciò la sua volontà di rinunciare <<al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro>> durante il concistoro dell'11.02.2013. La decorrenza della sede vacante iniziò alle 20 del 28 Febbraio. Al quinto scrutinio del conclave, il 13 Marzo, fu eletto il cardinale Bergoglio. Questi prese il nome di Francesco. La mattina del 29 Luglio 2010, nel corso della visita in Polonia per la GMG, Francesco andò Auschwitz-Birkenau. Anche lui entrò nella ‘cella della fame’ e rimase a pregare.

SETTEMBRE

« A Dio apparteniamo ed a lui ritorniamo. »

ultime parole prima dell'esecuzione

Omar al-Mukhtār

(‘Il leone del Deserto’,lo shaykh dei martiri’)

A. ZanzurTripoli (Tripolitania) [allora impero Ottomano], 20.08.1861/1862?

Ω. Soluch ¦campo di concentramento¦ (Cirenaica) [allora colonia del Regno d'Italia], 16.09.1931 09

 esecuzione della pena capitale: impiccagione  link

OTTOBRE

« Un'ultima bevuta, per favore. »

Jasper Newton Daniel (Jack Daniel)

imprenditore {sua la distilleria del famoso Tennessee whiskey}

A. Lynchburg (contea di Moore) [Tennessee], 05.09.1846

Ω. Lynchburg, 11.10.1911

 setticemia causata da una frattura all'alluce [leggi qui]  link

NOVEMBRE

« Pee, pee. »

ultime parole prima di perdere conoscenza; 24.11.1991, ore 06 circa

Farrokh Bulsara (Freddie Mercury)

cantante, compositore, musicista

A. Stone Town (Zanzibar) [allora sultanato di Zanzibar], 05.09.1946 05:10

Ω. Londra—Kensington e Chelsea ¦′Garden Lodge′ · Earls Court¦, 24.11.1991 18:48

 broncopolmonite da aids [ultimi giorni]  link

DICEMBRE

“ ... spero un giorno di diventare brava come voi. Con affetto, la vostra bambina! Eluana.”

lettera alla famiglia; Natale 1991

Eluana Iolanda Giulia Englaro studentessa

A. Lecco ¦casa di cura “Beato Luigi Talamoni”¦, 25.11.1970

Ω. Udine ¦azienda pubblica per i servizi alla persona “La Quiete”¦, 09.02.2009 19:35

 arresto cardiaco conseguente a disidratazione  link

 

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2012

« L'Italia è fatta, tutto è salvo. »

secondo quanto riferito da Michelangelo Castelli e da Luigi Carlo Farini

Camillo Paolo Filippo Giulio Benso

politico e imprenditore, conte di Cavour {titolo acquisito nel 1649 da Pompilio Benso}

A. Torino ¦palazzo di famiglia¦ [allora parte del Primo Impero francese], 04.08.1810 17:45

Ω. Torino ¦palazzo di famiglia¦ [dal 17.03.1861 Regno d'Italia], 06.06.1861 07

 malaria [leggi qui]  link

LUGLIO