LE ULTIME PAROLE FAMOSE {2007}

GENNAIO

« Fidel Castro rimarrà al potere al massimo per un anno. »

Fulgencio Batista y Zaldívar (1901- 1973)

1959 ex presidente di Cuba

Dal 24 Dicembre 1958 la guarnigione a difesa di Santa Clara si arrese alla "squadra suicida" guidata dal 'Che' Guevara, che aveva svolto le missioni più rischiose dell'esercito rivoluzionario. Ormai la strada verso la capitale era spianata. Il 1° Gennaio 1959 Batista lasciò per sempre Cuba riparando nella Repubblica Domenicana. L'8 Gennaio i castristi entrarono trionfalmente a l'Avana. Fidel Castro è stato primo ministro di Cuba dal 16.02.1959 al 01.08.2006, quando in seguito ad un'operazione chirurgica subita il 27 Luglio CEDette i poteri al fratello Raúl. Il 29 Ottobre è apparso per l'ultima volta in tv smentendo le voci che lo vogliono ammalato di un cancro terminale all'intestino. Un medico professore spagnolo il 26 Dicembre 2006 ha assicurato che Castro — visitato cinque giorni prima — non ha il cancro, non è in fin di vita e non deve nemmeno farsi rioperare. Il decorso, dopo l'intervento subito per fermare una grave emorragia intestinale, sembra che proceda in maniera stabile. Il professore spagnolo ha assicurato che Castro potrà recuperare completamente e tornare presto al lavoro. Il 19 Febbraio 2008 Fidel Castro ha annunciato la rinuncia definitiva alle carica di presidente e comandante in capo di Cuba.

« Gli aerei non andranno mai veloci come i treni. »

William Henry Pickering (1858-1938)

1908 astronomo dell'Harvad College

« Non ci saranno mai più di 5000 auto nel mondo. »

Gottlieb Daimler (1834-1900)

1890 inventore della pompa antincendio azionata a motore

« La circolazione del sangue è paradossale, inutile alla medicina, falsa,

impossibile, incomprensibile, assurda, nociva per la vita dell'uomo. »

GUY PAPIN

1628, subito dopo che Harvey aveva scoperto la circolazione sanguinea dottore

MAGGIO

“  non sono stati osservati effetti collaterali né nelle madri né nei bambini

da un suo studio sul talidomide pubblicato sul “Medizinische Klinik” del 02.05.1958

Augustin P. Blasiu

1958 dottore

La società farmaceutica Chemie Grünenthal ad inizio degli anni Cinquanta brevettò il talidomide, un principio attivo per usi da sedativo antinausea ed ipnotico. Nel 1954 la C. G. presentò all'Oms la richiesta di brevetto. Fino al 1956 fu condotta la sperimentazione sugli animali (cani, gatti, topi, ratti, conigli). Gli esiti furono sempre negativi, anzi erano rassicuranti: infatti le cavie non morivano se gli veniva iniettata una qualsiasi quantità di principio attivo <<con una sola dose>>. Il 3 Novembre 1957 fu messo in commercio il Contergan©; inoltre la C. G. combinò il t. con Aspirina©, fenacetina, chinino e bacitracina. Così i tedeschi occidentali assunsero farmaci al t. per curare disturbi come raffreddore, tosse, influenza, nervosismo, nevralgie, emicrania e asma. Fu creato un preparato liquido specifico per i bambini che veniva usato negli ospedali per sedarli prima di esami neurologici. Lo ‘sciroppo rosa’ era anche raccomandato per addormentarli... Naturalmente il target privilegiato erano le donne incinte: il Contergan© contrastava il vomito nei primi mesi di gravidanza e in più regolarizzava il sonno. Nel 1958 la campagna pubblicitaria del farmaco assunse dimensioni massicce: 50 inserzioni sulle riviste mediche, 200.000 lettere inviate ai medici, 50.000 "circolari terapeutiche" a medici e farmacisti. Il C. venne raccomandato anche per il diabete e disturbi al fegato. Praticamente l'azione di promozione operata dalla C. G. portò al consumo del t. in ogni categoria e gruppo di età immaginabile. Dopotutto era provato che non si poteva morire per overdose di un farmaco contenente t. Nel numero del 2 Maggio 1955 di Medizinische Klini apparve uno studio del dottor Augustin P. Blasiu su 370 soggetti, di cui 160 madri in allattamento. Il risultato fu che il farmaco non aveva effetti collaterali e poteva essere somministrato anche ai neonati! Il 1° Agosto 1958 la C. G. inviò lo studio di Blasiu a 40.245 medici generici tedeschi; secondo la casa farmaceutica, il C. era il miglior farmaco che si potesse dare alle gestanti e donne che allattano. Nel Settembre 1958, all'ospedale regionale di Hellersen l'uso del C. venne sospeso in considerazione delle gravi reazioni allergiche riscontrate come la porpora cioè emorragie cutanee locali. Intanto la C. G. lanciò il suo farmaco nel mercato internazionale; per la produzione su licenza venne venduto a undici paesi europei (esclusa la Francia), sette africani, diciassette asiatici e a undici dell'emisfero australe. Solo grazie alla caparbietà di una ricercatrice, Frances K. O. Kelsey, l'FDA rigettò per due volte la domanda di ammissione; così il t. non fu ammesso negli Stati Uniti. In Turchia un eminente ricercatore fu in grado di scoprirne gli effetti teratogeni semplicemente cambiando la razza di animale sul quale testarlo. Nel 1959 iniziarono le segnalazioni da parte dei farmacisti di effetti collaterali: grave costipazione, vertigini, malessere, perdita della memoria, diminuzione della pressione arteriosa. Ad Agosto la “Pharmakolor AG”, l'associata svizzera della C. G., segnalò che erano stati riportati gravi affetti collaterali correlati al t. Il 3 Ottobre un neurologo di Düsseldorf, Ralf Voss, inviò un rapporto alla casa tedesca per segnalargli un caso di neurite multipla tossica, probabilmente causata dall'assunzione del C. Intanto in Italia furono commercializzati due farmaci a base di t.: il Sedimide© e l'Imidene©. Entro il Settembre 1962 verranno messi in commercio altri sette farmaci di questo genere, quindi l'Italia su 34 specialità europee contenenti t. ne produsse ben dieci (più della stessa Germania Ovest)! Nel 1960 le vendite del t. continuarono a salire, a Maggio costituivano il 46% del fatturato della C. G. La rivista Deutsche Medizenische Wochenschrift a Settembre ricevette un articolo di due dottori che segnalavano casi di neurite multipla. Il 21 Novembre un rappresentate della C. G. andò a trovare uno di questi dottori e gli chiese di non pubblicare le sue ricerche. Comunque la casa farmaceutica intervenne direttamente sull'editore, e così la sua rivista non pubblicò alcunché. Alle proteste dei due dottori fu risposto che c'erano troppi necrologi da stampare[!]. A fine anno i rapporti su vari effetti collaterali collegati al t. erano 1600, di cui cento casi di neurite multipla. A Gennaio 1961 erano state vendute ben 30 milioni di dosi, solo in Germania gli abituali consumatori erano circa 70mila. A Luglio il primario del reparto ginecologico dell'ospedale di Heilbronn sollevò la questione di sicurezza del t. durante la gravidanza. Durante un congresso dei pediatri tenuto a Düsseldorf il 18 Novembre si parlò di una misteriosa esplosione di focomelia. Il pediatra e genetista tedesco Widukind Lenz con un suo studio provò che queste malformazioni erano collegate alla somministrazione del t. Dal 1956 erano stati computati ben 1500 casi di focomelia, che normalmente è una malformazione che colpisce un feto ogni 4.000.000. In quegli anni c'era una media spaventosa di circa 50-100 neonati malformati il mese[!]. Il 20 Novembre a Amburgo si tenne un incontro tra Lenz, membri della casa farmaceutica e autorità sanitarie. In quella occasione la C. G. dichiarò che non intendeva ritirare il farmaco. Domenica 26 Novembre 1961 sul settimanale Welt am Sonntag uscì un articolo dal titolo: “Malformazioni causate da pillole - allarmante sospetto di un medico nei confronti di un farmaco distribuito in tutto il mondo”. Il giorno dopo su precisa richiesta del ministero dell'Interno del Nordrhein-Westfalen il C. venne ritirato. La G.U. n. 186 del 25·07·1962 dispose il ritiro che fu iniziato a Settembre. L'Italia fu l'ultimo paese in Europa a farlo ¦cronologia¦. Stime successive valutarono che nel frattempo erano nati 6.000 focomelici nella Germania Occidentale, 400 in Gran Bretagna, circa 150 in Svezia, probabilmente altrettanti in Italia; il totale nel mondo fu stimato tra gli 8.000 e i 10.000 casi. Tali stime sono per difetto perchè non contano gli aborti selettivi e gli infanticidi fatti negli ospedali... In una relazione pubblicata il 3 Novembre 1962 da due medici torinesi accennava a vari casi di focomelia; inoltre quattro avevano sicuramente introdotto un medicamento a base di imide dell'acido n-ftalil-glutammico. Infine precisarono che [queste] sono le cifre che noi abbiamo raccolto direttamente non essendoci pervenuta alcuna risposta dal ministero della Sanità da noi interpellato. Da studi successivi si è visto che il t. agisce come inibitore dell'angiogenesi, ovvero del normale sviluppo dei vasi sanguigni. Praticamente interferisce con lo sviluppo del feto, specie se assunto fra il 34° e 50° giorno di gestazione. Nel caso la somministrazione avvenisse prima spesso sopraggiungeva l'aborto spontaneo. Gli altri "effetti collaterali" erano/sono: difetti cardiaci, malformazioni renali e gastrointestinali, sordità, ritardo mentale e autismo. Il primo processo contro la C. G. si aprì ad Amburgo il 23 Gennaio 1963. La sentenza arrivò solo nel 1967 e obbligò il pagamento di 110 milioni di marchi ad una fondazione che avrebbe tutelato i 2600 bambini e 300 adulti tedeschi. Il principio, ancora oggi studiato, fu che la responsabilità non è della casa che crea il brevetto del farmaco, ma di chi viene autorizzato a produrlo in un altro paese. Widukind Lenz morì il 25 Febbraio 1995 all'età di 76 anni. Ufficiosamente in Italia sono stati riconosciuti una ventina di casi di focomelia dovuti al t. Secondo la TAI sono ancora in vita 100-150 persone ‘figlie del talidomide’. L'unica assistenza che lo Stato italiano finora concede è l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, riconosciuta grazie dalla legge 3 febbraio 2006 n. 27. Il t. potrebbe essere riciclato come farmaco orfano, già è sperimentato contro la lebbra. La multinazionale Celgene ha lanciato il suo Thalomid© per il trattamento del mieloma multiplo. Alcuni studi sostengono che il t. sia un farmaco ideale per alcune patologie collegate all'aids. Il 28 Luglio 2006 l'Hamburger Landgerichts, il tribunale d'Amburgo, su precisa richiesta della C. G., vietò alla rete tedesca ARD la messa in onda del film per la tv “Contergan - Nur eine einzige Tablette. Il 4 Luglio 2007 non è stata concessa l'anteprima mondiale al Roma Fiction Fest perché la C. G. ha fatto ricorso d'urgenza ritenendo che il film potesse danneggiare la sua immagine. Il 20 Luglio la Corte di Cassazione ha sbloccato la proiezione chiedendo ai produttori di modificare due, dei trenta punti, che erano stati contestati. La C. G. si è poi rivolta alla Corte suprema che il 5 Settembre ha confermato il via libera alla messa in onda. Contergan - Der Prozess è stato trasmesso su ARD il 7 e 8 Novembre 2007 come miniserie. Sky per l'Italia l'ha fatto in il 22 e 23 Gennaio 2008. Il film — con i sottotitoli in italiano — viene occasionalmente ceduto per la visione in rassegne cinematografiche dall'Istituto Goethe di Roma. Comunque la versione originale [con sottotitoli in inglese] è disponibile su Amazon. Il 31 Agosto 2012 l'amministratore delegato della Grünenthal Group nell'inaugurazione di un memoriale dedicato alle vittime del talidomide a Stolberg (la città sede della compagnia) ha chiesto ufficialmente perdono. Le vittime tedesche sono da tempo state risarcite con vitalizi da migliaia di euro il mese; invece con molti altri paesi non si può dire altrettanto. Sulla questione gli avvocati della compagnia tedesca rimangono categorici: la responsabilità è da addebitarsi alla casa farmaceutica che ha prodotto e distribuito il farmaco in ogni paese. Il 7 Febbraio 2014 è stato annunciato che la multinazionale “Diageo”, distributore del farmaco anti-nausea contenente talidomide, pagherà un risarcimento totale di 89 milioni di dollari australiani [68 milioni di euro] alle 101 vittime sopravvissute in Australia e Nuova Zelanda.

GIUGNO

« Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l'ora di pranzo. »

Napoleone Buonaparte (1769-1821)

la mattina della battaglia di Waterloo generale ed imperatore

LUGLIO

« È ridicolo chiedere la grazia per qualcosa che non ho fatto. »

alla giuria che doveva decidere sulla sua condanna

Theodore Robert Bundy (1946-1989)

 30.07.1979 avvocato di se stesso, imputato (e poi condannato) per cinque omicidi

AGOSTO

« L'Agenzia [la CIA] non ha nulla a che vedere con l'irruzione al Watergate. »

Richard McGarrah Helms (1913-2002)

02.08.1973 ambasciatore americano in Iran ed direttore della Cia fino al precedente 2 Febbraio

Il repubblicano Richard Nixon fu eletto 37° presidente nelle elezioni del 5 Novembre 1968. Il fondatore e direttore dell'Fbi, J. Edgar Hoover, morì nel sonno il 02.05.1972 a 77 anni. Nixon nominò Louis Patrick III, un suo fedelissimo, come nuovo direttore dell'agenzia investigativa federale. Invece Walter Mark Felt, grande amico di Hoover e suo naturale sostituto, fu "promosso" vice direttore. Alle 02:30 del 17 Giugno 1972 nell'Hotel Watergate, sede degli uffici del Comitato nazionale democratico, furono arrestate cinque persone dalla polizia. Vestivano in giacca e cravatta, le loro tasche erano piene di banconote da 100 $ e sopratutto avevano un equipaggiamento per intercettazioni telefoniche. Il "capo" del team era James W. McCord, tecnico della Cia da vent'anni che si occupava fra l'altro della sicurezza del Creep [il Comitato per la rielezione del Presidente]. La stessa mattina il direttore del Washington Post, Ben Fradlee, chiamò il suo giornalista Bob Woodward. Il "novellino" doveva indagare su quel caso alquanto strano di effrazione; poi gli fu affiancato il collega Carl Bernstein. Il 18 Giugno il Washington Post uscì con un articolo (Cinque persone arrestate a Washington installavano microspie nel quartier generale dei democratici). Il 20 Giugno un <<funzionario statale>> iniziò a raccontare particolari importanti ai due giornalisti. Fradlee affibbiò al misterioso informatore il nome di copertura ‘Gola Profonda’. Alle presidenziali di Novembre, Nixon fu rieletto con il 60,7% contro il 37,5% del democratico McGovern. Intanto i due giornalisti avevano scritto e firmato insieme oltre duecento articoli sul Watergate. Il 30 Gennaio 1973 G. Gordon Liddy (consigliere finanziario del Creep) e James McCord furono accusati di <<cospirazione, furto e intercettazioni>> nel quadro del cosiddetto incidente del Watergate. Quando saltò fuori che L. Patrick III aveva distrutto delle prove importanti sulla vicenda Watergate si dovette dimettere. Intanto G. Gordon Liddy aveva provato ad inviare al giudice John J. Sirica una lettera "esplosiva" datata 21 Marzo. In quella missiva spifferava tutto sul Watergate e anche sul coinvolgimento della Cia. Richard McGarrah Helms, che dal 2 Febbraio non era più direttore della Cia ed era stato nominato ambasciatore in Iran, chiese un parere legale a Lawrence Houston, il consigliere generale. La lettera doveva essere messa al sicuro senza darle seguito alcuno. Il 30 Aprile Nixon silurò, o meglio fece dimettere: il suo capo di gabinetto, Haldeman, il consigliere legale e il ministro della Giustizia. Il 18 Maggio iniziarono i lavori della Commissione del Senato d'indagine sul Watergate. Il 13 Luglio un membro dello staff presidenziale rivelò in una testimonianza al Congresso che Nixon dal 1971 registrava tutte le conversazioni e telefonate da/per la ‘Casa’. Helms il 2 Agosto testimoniò alla Commissione sul Watergate in qualità di ex direttore della Cia. In quella occasione negò qualsiasi addebito dell'agenzia. Il vicepresidente Spiro Theodore Agnew si dimise il 10 Ottobre perché responsabile di evasione fiscale. Nixon il 12 Ottobre 1973 nominò come suo sostituto Gerald R. Ford. Il 1° Marzo 1974 in una deposizione al Grand Jury uscì il nome di Nixon. Il 24 Luglio la Corte Suprema degli Stati Uniti impose al Presidente di consegnare almeno 64 registrazioni provenienti dalla Casa Bonaca. Il 27 Luglio la Commissione giustizia della Camera approvò (27 voti a 11) il primo dei tre articoli dell'impeachment, la procedura di giudizio da parte del Congresso. Il 5 Agosto Nixon confessò di sapere dell'irruzione al Watergate e di aver tentato di fermare l'indagini dell'Fbi. Alle 21 locali di Washington D.C. del 8 Agosto Nixon comunicò le sue dimissioni durante un discorso a reti unificate. Ford giurò come 38° Presidente alle 12:08 locali del 9 Agosto. Un mese dopo, l'8 Settembre, il neopresidente annunciò che avrebbe condonato senza riserve <<tutti i crimini federali>> che Nixon aveva commesso nei suoi due mandati. L'ottantunenne Richard Milhous Nixon si spense il 22 Aprile 1994 a New York. Richard McGarrah Helms morì il 23 Ottobre 2002 all'età di 89 anni per un cancro alle ossa. Nonostante una condanna nel 1977 per certi "affari in nero" della Cia, era uscito con onore senza troppi sussulti. Dal 4 Febbraio 2005 migliaia di pagine di appunti, promemoria, trascrizioni e altro materiale sul ‘caso Watergate’ sono di pubblico dominio presso l'Università del Texas. Gerald Ford si è spento il 26 Dicembre 2006 a 93 anni nella sua residenza di Rancho Mirage in California. Molti file secreti della Cia, fra cui le dichiarazioni giurate di Howard J. Osborn (allora direttore della sicurezza dell'agenzia), sono state desecretate il 27 Giugno 2007.

« Non esiste la benché minima indicazione che ci induca a pensare che l'energia atomica verrà mai ottenuta. »

ALBERT Einstein (1879-1955)

1932 fisico, matematico e filosofo

DICEMBRE

A quanto pare, la guerra sta volgendo gradualmente al termine il 1917 ci porterà la pace.

ARTHUR RUPPIN (1876-1943)

nota del 31.12.1916 sul diario filosofo sionista

Se tutto va bene, piglierò vent'anni, o altrimenti l'ergastolo!

Jacques Fesch (1930-1957)

annotazione sul suo diario del 12.1956

Il mattino del 25 Febbraio 1954 Jacques Fesch entrò nel negozio di un cambiavalute in rue Vivenne 39 a Parigi ed ordinò 2,5 milioni di franchi in oro. Il titolare, Alexandre Silberstein, conoscendo il padre del ragazzo come persona facoltosa accettò. Nel tardo pomeriggio Fesch tornò con due complici, era armato della rivoltella prelevata da casa di suo padre. Quando Silberstein stava aprendo la cassaforte, Fesch lo colpì alla testa con il calcio della pistola; a quel punto partì un colpo che lo ferì alla mano. Spaventato, arraffò 300.000 franchi e scappò perdendo i suoi occhiali da miope. Intanto l'urla dell'anziano cambiavalute avevano richiamato l'attenzione di alcuni passanti. I complici per distogliere l'attenzione fornirono la descrizione del rapinatore. Fesch nel panico, ferito, praticamente cieco, salì al quinto piano di un caseggiato aspettando che la situazione si calmasse. Pochi minuti dopo ridiscese in strada, ma un passante lo riconobbe indicandolo ad un poliziotto, il 35enne Jean Vergne. Questi intimò il mani in alto, Fesch si girò e dalla tasca dell'impermeabile sparò un colpo che a causa dell'elevata altezza del rapinatore e della bassa statura del poliziotto risultò fatale: prese in pieno il cuore di Vergne che stramazzò al suolo. Per cercare la fuga sparò altri colpi che fortunatamente andarono a vuoto; infine fu ammanettato dagli altri poliziotti. Fesch venne subito portato alla commissariato di Richelieu-Drouot, vicino alla fermata della metropolitana. Lì ebbe uno scatto e ferì un poliziotto e per questo fu pestato a sangue. Poco dopo venne trasferito al carcere cittadino “La Santé”, dove fra l'altro venivano eseguite le condanne a morte con la ghigliottina. In attesa del processo Fesch rimase in cella per oltre due anni; in questo periodo di prigionia lesse tantissimi libri e si adattò alla rigida vita carceraria. Il 6 Aprile 1957 si tenne presso una Corte di Assise il procedimento penale dove doveva rispondere di rapina a mano armata, violenza e sopratutto omicidio. L'avvocato Baudet chiamò a testimoniare il signor Fesch per dimostrare le difficili condizioni nell'infanzia e nell'adolescenza del figlio. La madre non poteva essere presente perché deceduta il 7 Giugno 1956. Purtroppo la testimonianza del padre fu inutile, anzi controproducente: l'uomo si presentò ubriaco; Jacques presente in aula espresse rimorso per l'uccisione del poliziotto, vedovo e padre di una bambina piccola. Alle 19:45 dell'8 Aprile la Corte emise la sentenza: condannato alla ghigliottina. Jacques fu trasferito nella cella 18 sulla sinistra della seconda divisione, il braccio della morte. Intanto l'opinione pubblica conoscendo la sua storia iniziò a mobilitarsi. Il 23 Settembre l'avvocato gli comunicò che il Presidente della Repubblica avrebbe lasciato l'ultima decisione al Consiglio superiore della magistratura. René Coty, eletto al 12° scrutinio il 23 Dicembre 1953, fino ad allora aveva sempre graziato i condannati a morte. Il 24 l'avvocato fu ricevuto dal Presidente che rimase commosso dalla storia della conversione di Fesch. Ma le forze di polizia avevano premuto molto per la condanna e così negò la grazia. Prima di congedare l'avvocato disse: <<Gli chieda [a Jacques], la prego, di accettare il sacrificio della sua vita affinché la vita di altri poliziotti sia salvata. Se lo fa gli serberei una infinita>>. Il 25 fu concessa l'ultima visita dei familiari, il 26 il Consiglio superiore della magistratura si riunì e confermò la sentenza da eseguire il 1° Ottobre. La data non doveva essere resa pubblica; al condannato sarebbe stata comunicata entro la sera precedente. Infatti nella tarda serata del 30 Settembre, Baudet disse al suo assistito che l'esecuzione era fissata per l'indomani all'alba. Alle 05:29 del 1° Ottobre il boia si presentò davanti alla cella. Alle 05:35 circa Fesch si avviò con serenità e compostezza verso il patibolo insieme all'avvocato. Qualche minuto dopo la ghigliottina gli recise la testa. Tenuto conto che il "boia di Parigi", Anatole Deibler, eseguì 295 condanne a morte dall'11.08.1900 al 15.02.1938 (la trecentonovantaseiesima in carriera non poté eseguirla perché morì il 02.02.1939 alla fermata del metro che lo doveva portare alla prigione) e scartabellando questa lista non esaustiva, quella di Jacques Fesch sarebbe la 340ª eseguita dall'inizio del secolo. A causa della grave situazione in Algeria, Coty consegnò i poteri presidenziali a De Gaulle l'08.01.1959 dopo la costituzione della quinta repubblica francese. René-Jules-Gustave Coty morì a Le Havre il 22.11.1962 all'età di 80 anni. Dopo l'esecuzioni di Fesh aveva negato la grazia ad altri sei condannati. La ghigliottina fu usata l'ultima volta il 10.09.1977 nel carcere di Marsiglia per decapitare Hamida Djandoubi, reo di torture e omicidio. Il 9 Ottobre 1981 fu promulgata la legge che aboliva la pena di morte; la Francia sarà l'ultimo paese dell'Europa occidentale a farlo. André Obrecht rassegnò le sue dimissioni il 30 Settembre 1976 per l'aggravarsi del morbo di Parkinson che l'aveva colpito ad inizio degli anni Settanta. Dal 13.11.1951 (prima esecuzione dodici giorni dopo l'incarico) al 28.07.1976 aveva ghigliottinato 65 persone. Però aveva partecipato ad almeno 322 esecuzioni dato che dal 1922 al 1947 era il secondo assistente al boia. Obrecht morì in un ospedale di Nizza il 30 Luglio 1985 all'età di quasi 86 anni.

 

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